Protesi dell’anca, nuova tecnica al Manzoni. “Recupero più rapido”

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Il dott. Pietro Poli
Il dott. Pietro Poli

LECCO – “Con l’adozione di questa tecnica mininvasiva di protesizzazione dell’anca, da pochi giorni utilizzata all’Ospedale di Lecco, i primi due pazienti su cui siamo intervenuti erano già in piedi a 24 ore dall’operazione”.

A parlare in questi termini è Piero Poli, Direttore dell’Ortopedia dell’Ospedale Manzoni che ha avviato , inizialmente in Via dell’Eremo (successivamente sarà interessato anche il Mandic), il programma di interventi di protesi con una metodica chirurgica che prevede un accesso anteriore all’anca.

L’intervento (tra i più diffusi nella terza età, ma non solo) prevede un recupero post-operatorio più veloce di quello previsto dalla chirurgia tradizionale e comporta poche complicanze, nonché un ritorno più rapido alle normali e quotidiane attività.

I due pazienti , sofferenti di artrosi dell’anca sottoposti a protesizzazione con modalità chirurgiche mininvasive, sono un cinquantenne e una donna di quasi settant’anni, entrambi residenti in provincia di Lecco. Vale la pena ricordare, tuttavia, che questa tipologia di intervento è adottabile solo per alcuni selezionati casi in cui sussistono particolari condizioni cliniche e fisiche.

Di questo e altro ancora si parlerà il prossimo 7 aprile, dalle 9.30 alle 12,30 , presso la hall del Manzoni. Per l’occasione, la struttura di Ortopedia e Traumatologia dell’ASST di Lecco , con i propri specialisti, si presenterà ai cittadini , interessati a saperne di più a proposito, fra l’altro, di protesica, traumatologia generale e traumatologia dello sport, Ilizarov, ortopedia pediatrica, trattamento dell’osteoporosi, etc.

Qualche “numero” e dato d’attività, innanzitutto su pazienti presi i carico e in deciso aumento , sia al Manzoni che al Mandic. Nel periodo 2014-2015 , infatti, le percentuali si sono attestate rispettivamente a +2,9% e +7,9%.

Complessivamente poi , tra Ospedale di Lecco e di Merate, a fine 2015 , sono stati oltre 280 gli impianti protesici realizzati. Un gran balzo in avanti se si pensa che l’anno precedente erano state impiantante 210 protesi.

“Un dato che in più occasioni abbiamo segnalato e che vale la pena farlo anche in occasione del prossimo 7 aprile riguarda le fratture di femore operate” ricorda Poli. “Sia all’Ospedale Manzoni di Lecco che al Mandic di Merate – spiega il primario di Ortopedia – la percentuale di queste fratture operate entro le 48 ore (tempistica decisiva per limitare e ridurre rischi di complicanze) è attestata ad oltre l’80% (a Merate è all’80,7%), ben al di sopra dello standard minimo, richiamato dal Regolamento del Ministero della Salute, per il quale l’intervento chirurgico deve avvenire entro due giorni, in almeno il 60% dei casi , per considerare la Struttura Sanitaria in linea con i criteri di appropriatezza”.