“Sulle rotte della mente”, quando la vela diventa un sostegno alle fragilità

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MANDELLO – Quasi un centinaio di persone, di cui la metà pazienti,  hanno preso parte all’iniziativa organizzata sabato a Mandello dal Dipartimento di Salute Mentale (DSM) dell’Azienda Socio-sanitaria territoriale di Lecco, dal titolo “Sulle rotte della mente”.

Ben venticinque le imbarcazioni messe a disposizione dei soci della Lega Navale di Mandello per la particolare iniziativa, a cui ha dato il proprio supporto anche la Lega navale di Bovisio Masciago con la presenza di quattro imbarcazioni. Alla giornata parteciperanno anche le numerose associazioni di volontariato che si occupano sul nostro territorio di salute mentale.

“Questa giornata – spiega Katia Rusconi, responsabile professioni sanitarie del DSM – vede partecipi i pazienti del Dipartimento di Salute Mentale (CPS, Centri Diurni e CRA) che desiderano cimentarsi nell’esperienza della navigazione quale simbolo del viaggio, attraverso gli elementi naturali primitivi, dell’acqua e del vento”.

“Abbiamo deciso poi di impiegare gli oggetti reali che abitualmente sono utilizzati per le uscite in barca a vela e che, anche durante una navigazione difficoltosa, fungono da riferimento e da sicurezza, per realizzare uno speciale percorso all’interno degli spazi della Lega Navale: simbolicamente, abbiamo voluto rappresentare i percorsi di vita, di cura e di riabilitazione dei nostri pazienti”, puntualizza Katia Rusconi.

“L’obiettivo di questo evento – spiega Simonetta Martini, responsabile Area Territoriale del Dipartimento di Salute Mentale nonché presidente della Lega Navale di Mandello – era quello di trascorrere con i pazienti e i loro familiari una giornata diversa, portandoli fuori dagli spazi ospedalieri e clinici e facendo loro conoscere le bellezze del nostro lago”.

 

“La Lega Navale Italiana di Mandello – precisa ancora Simonetta Martini – ha del resto tra i suoi obiettivi anche quello di avvicinare alla navigazione le persone più fragili in quanto l’attività sportiva e l’amore per l’acqua possono migliorare la qualità di vita di chi lo pratica. Per i pazienti portatori di disagio mentale è inoltre fondamentale incontrare e relazionarsi con le realtà del nostro territorio”.

“È importante sapere che per il Dipartimento di Salute mentale non si tratta solo di una giornata piacevole da passare in compagnia di colleghi e utenti, quanto di un importante momento per promuovere la conoscenza della propria attività, per esprimere i bisogni dei pazienti che vanno oltre alla cura e che, per potersi riabilitare, necessitano della collaborazione di un tessuto sociale aperto, non giudicante e disposto ad accoglierli”, sottolineano Martini e Rusconi.