Tumore del cavo orale: visite gratis per la giornata di prevenzione

Tempo di lettura: 2 minuti

images-4LECCO – Per il secondo anno consecutivo l’AOOI, l’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani, promuove in tutta Italia la seconda “Giornata della Prevenzione dei tumori del cavo orale”.

L’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco aderisce all’iniziativa mettendo a disposizione, venerdì 1 aprile dalle 8.30 alle 12.30 presso gli spazi degli Ambulatori dell’Ospedale Manzoni (stanza 9 del settore Arancio – piano 0), cinque specialisti della Struttura di Otorinolaringoiatria che offriranno visite e controlli gratuiti, per cui non servono prenotazioni o impegnative, per la prevenzione e la diagnosi della particolare patologia.

“Tumefazioni ed escrescenze, lesioni bianche o rossastre e ferite che non si rimarginano spontaneamente – spiega Paolo Lovotti, Primario facente funzione dell’Otorinolaringoiatria di Via dell’Eremo – possono essere le manifestazioni di lesioni pretumorali o, peggio, tumorali. Nonostante questa patologia sia poco nota, il carcinoma del cavo orale ha un’incidenza abbastanza alta nel nostro Paese: si contano, infatti, 4 casi ogni 100.000 abitanti”.

I fattori di rischio? “Fumo, abuso di alcolici, scarsa igiene orale o infezioni da Papillomavirus, legate a rapporti sessuali orali, possono provocare l’insorgenza di questo tipo di tumori. È importante perciò, oltre a un corretto stile di vita, effettuare periodiche visite otorinolaringoiatriche per la diagnosi precoce del carcinoma del cavo orale”.

“A Lecco – spiegano Ida Fuoco, Eleonora Casati, Sergio Valentini e Matteo Giovari, gli specialisti che il 1° aprile saranno a disposizione della cittadinanza per visite e controlli (sono assicurate , circa, una trentina di consulti e prestazioni gratuite ) – vediamo un paio di casi al mese di tumori del cavo orale. Alcuni di essi vengono trattati con il Laser CO2, una modera tecnica di microchirurgia che ci consente di risolvere la neoplasia in maniera molto efficace e con minima invasività rispetto alla chirurgia tradizionale ”.