Ecosistema Scuola: Lecco 25° nella classifica di Legambiente

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scuolaLECCO / LOMBARDIA –  Edifici scolastici sotto i riflettori. L’indagine annuale Ecosistema Scola 2016, il Rapporto che ogni anno Legambiente redige per fare il punto sullo stato di salute delle scuole italiane, mette in luce una situazione a macchia di leopardo in Lombardia.

Quasi tutti i Comuni capoluogo lombardi hanno partecipato allo studio, ottenendo risultati anche molto diversi dagli anni passati: nella top ten italiana rientra solo Bergamo al 5º posto (nel 2015 i dati erano incompleti); seguono nella parte più alta Brescia, che perde tre posizioni e si classifica 12^ e Sondrio 14^; Cremona (24º), Lecco (25º), Mantova (29º), Milano (32º), Varese (33º), Monza (35º) e Pavia (43º) in zona intermedia, mentre in coda chiude Como (67º).  Lodi è l’unico Comune lombardo a non inviare il questionario, in quanto commissariato. Da segnalare il salto in avanti positivo di Varese che guadagna 8 posizioni rispetto al 2015

A livello nazionale Si confermano nella top ten di Ecosistema Scuola 2016 Piacenza (1º), Trento (3º), Reggio Emilia (6º), Forlì (7º), Pordenone (8º), Verbania (9º) e Biella (10º) mentre si affacciano in classifica dopo un anno di assenza Parma (2º), lo scorso anno non inserita in classifica per aver inviato i dati in ritardo, Prato (4º).

Tutte città del Nord, soprattutto dell’Emilia Romagna che vanta ben 4 presenze che confermano la loro attenzione all’edilizia scolastica ma anche a politiche educative e di sostenibilità ambientale, mentre il Sud resta in coda, con l’eccezione di Chieti (30º) Napoli (39º) e Lecce (42º).

I lavori ai controsoffitti all'interno dell'istituto Parini
I lavori ai controsoffitti all’interno dell’istituto Parini

 

Edifici molto datati quelli lombardi, il 79,1% infatti è stato costruito prima del 1974 e solo l’1,5% dopo il 2001. Nonostante ciò la verifica di vulnerabilità sismica è stata eseguita solo sul 9,1% degli edifici a fronte di una media nazionale del 31%. La Lombardia è una di quelle regioni che ha stanziato più fondi per la messa in sicurezza, 121,3 mila euro di manutenzioni straordinarie, tre volte superiore alla media nazionale.

“La vera grande opera che necessita il nostro paese è la riqualificazione edilizia delle scuole. La nostra regione ha un patrimonio scolastico tra i più vecchi in Italia – ricorda Luca Petitto, responsabile scuole di Legambiente Lombardia – sono molti gli edifici che necessitano ogni anno di manutenzione urgente e sono privi di certificazioni importanti, come quella di idoneità statica e di agibilità. Le strutture sono insicure, sprecano energia e pertanto sono poco adatte ad ospitare degli studenti. La sicurezza e la salute di studenti, insegnanti e lavoratori del mondo della scuola non vanno messe in secondo piano.”

Lecco negli ultimi anni ha avuto i suoi grattacapi, prima con il crollo del controsoffitto alla media Tommaso Grossi e poi all’Istituto Parini, dove le analisi dei tecnici avevano rilevato il rischio di sfondellamento dei controsoffitti che hanno costretto a chiudere la scuola ed effettuare la messa in sicurezza.

Quanto era rimasto del controsoffitto crollato alla scuola T. Grossi
Quanto era rimasto del controsoffitto crollato alla scuola T. Grossi

 

In Lombardia Sono state eseguite indagini diagnostiche dei solai sul 20,9% degli edifici (a fronte del 15,3% della media nazionale), ma c’è una bella fetta del patrimonio edilizio scolastico, il 54,9%, che necessita ancora di manutenzione urgente. A questo dato viene associato anche quello relativo alle certificazioni: poco più del 50% ha quelle di collaudo statico, di agibilità e di idoneità statica, solo il 26,1% quella di prevenzione incendi; tutti dati sotto la media nazionale.

Il capoluogo lecchese è classificato 16esimo (in negativo) per esposizione delle scuole al rischio ambientale, nella graduatoria realizzata da Legambiente, ovvero per esposizione a fonti di inquinamento interno come radon e radon, elettromagnetismo, oltre che inquinamento atmosferico. Da sottolineare, però, gli investimenti fatti negli ultimi anni da Lecco per eliminare l’amianto dai tetti delle scuole, impegno riconosciuto da Legambiente sia alla città manzoniana che a Cremona e Milano.

Assegnato a Lecco il 26esimo posto  (in positivo)  per ‘buone pratiche’ , quindi tra quei Comuni che hanno investito di più in servizi, pratiche ecocompatibili ed efficienza energetica. I parametri sono relativi a: disponibilità del servizio di scuolabus, attivazione pedibus, biblioteche per ragazzi, finanziamenti per attività educative delle scuole e progetti rivolti agli under 14, sicurezza urbana nelle aree esterne agli edifici scolastici, mense scolastiche e pasti biologici, raccolta differenziata nelle scuole.