Rossino, genitori e alunni protestano: “Si faccia la classe prima”

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CALOLZIO – Una lettera del Comitato Genitori Scuola Primaria di Rossino, indirizzata al Provveditorato e alla Prefettura, per chiedere un incontro ed ottenere l’attivazione di una classe prima effettiva e formale, con adeguate risorse docenti e per scongiurare definitivamente il rischio chiusura o parte di essa, decretando una volta per tutte una stabilita’ del plesso, quale polo ricettivo collinare.

Per questo lunedì pomeriggio genitori e figli hanno inscenato una protesta di fronte alla primaria calolziese, muniti di cartelli, per chiedere che le proprie richieste vengano ascoltate.

“La direzione scolastica ha disincentivato e impedito a dei genitori di iscrivere i propri figli a Rossino – denuncia il comitato nella lettera al prefetto – nonostante questo gli iscritti a fine marzo risultavano 12, di cui dieci residenti a Calolzio e due non residenti”.
All’annuncio del sindaco del salvataggio della scuola grazie all’ottenimento delle deroga, spiegano i genitori, è seguita l’amara sorpresa: “la decisione è stata quella di attivare a Rossino formalmente quattro classi effettive, poiché la classe prima sarà accorpata alla classe quinta, ossia una pluriclasse!”

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Una soluzione che i genitori si dicono non disposti ad accettare e lamentano il mancato loro coinvolgimento nella decisione.
“Attivare una pluriclasse – spiegano – vorrebbe dire portare alla chiusura la nostra scuola in pochi anni, inoltre una pluriclasse verrebbe meno la possibilità di aprire la classe ad iscrizioni esterne, dinamica che porterebbe beneficio sia a Rossino, che troverebbe negli anni una sua stabilità, che agli altri plessi calolziesi che vedrebbero ridursi il numero di alunni per classe”.

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