Rossino. La Lega: “Il Comune dimostri che non vuole chiudere la scuola”

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La scuola di Rossino

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CALOLZIO – “Lunedì sera in consiglio comunale ci sarà l’ultima occasione per la giunta Valsecchi di dimostrare che esiste da parte della maggioranza di centrosinistra una sincera volontà politica di tener aperta la scuola di Rossino”.

Il capogruppo della Lega, Marco Ghezzi, lancia la sfida all’amministrazione comunale sulla vicenda della scuola di Rossino e della prima classe.

All’ordine del giorno infatti è iscritta una mozione presentata dalla Lega Nord, che chiede un chiaro pronunciamento all’Amministrazione.

Marco Ghezzi
Marco Ghezzi

“Dopo le molte promesse, per ora disattese, e i repentini cambi di rotta, i nodi sono venuti al pettine – scrive Ghezzi – La decisione di costituire pluriclassi è infatti per il plesso di Rossino l’anticamera della chiusura. Un compromesso al ribasso, che penalizza soltanto chi vive nella frazione. Dunque, il sindaco e la sua maggioranza hanno un solo modo per smentire chi ritiene che la decisione di smantellare la struttura sia già stata presa, votare a favore del documento in discussione. Solo impegnandosi a mettere il plesso di Rossino sullo stesso piano degli altri, facendo conoscere a tutti i genitori residenti a Calolziocorte l’eccellenza dell’offerta formativa lì costruita in questi anni e garantendo un adeguato servizio di trasporto che favorisca un’accessibilità adeguata al sito scolastico collinare, si potranno spazzare via tutte le ombre che stanno accompagnando questa vicenda. Non è giusto dare per scontato che tocchi proprio a Rossino rinunciare alla scuola, ultimo punto di aggregazione della frazione”.

Per Ghezzi “non sta scritto da nessuna parte che debbano essere i bimbi di Rossino a scendere a valle e non viceversa. Del resto basterebbero poche adesioni in più per raggiungere il numero minimo di iscritti anche nella scuola collinare. E allora, facciamo scegliere ai genitori il plesso che li convince di più, ovviamente dopo averli messi nelle condizioni di fare una valutazione equa e ponderata”.