Scuola. Grassi e Viganò, altri due mesi prima che inizino i lavori

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Il liceo scientifico G.B. Grassi
Il Liceo G.B. Grassi

 

LECCO – I fondi erano già stati assegnati durante l’estate, ma si è dovuto attendere l’autunno inoltrato per la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, e così i lavori al Liceo Grassi di Lecco e all’istituto Viganò di Merate devono attendere ancora.

E’ la Provincia a comunicare lo sblocco delle risorse, complessivamente 435 mila euro per la scuola lecchese e 200 mila euro per l’istituto meratese, necessarie per la messa in sicurezza dei controsoffitti di dodici aule in entrambi gli edifici scolastici, oltre che dei laboratori e corridoi interni.

“Purtroppo la pubblicazione del Decreto ministeriale è arrivata soltanto a metà novembre – commentano il presidente Flavio Polano e i consiglieri Mauro Galbusera e Marinella Maldini – Come avevamo anticipato nei mesi scorsi, dalla pubblicazione del Decreto sono necessari sicuramente non meno di due mesi per espletare le procedure di gara e arrivare all’affidamento dei lavori. Vista la complessità amministrativa delle procedure di gara, dal momento della consegna del cantiere alle ditte aggiudicatrici saremo in grado di avere maggior contezza dei termini di fine lavori. Ringraziamo i dirigenti scolastici degli istituti interessati, il personale, gli studenti e le famiglie per la pazienza e la comprensione dimostrate in questa fase, necessaria per garantire la massima sicurezza e l’incolumità agli utenti delle scuole”.

L’istituto Viganò di Merate

 

Nel frattempo, se al Viganò è stato possibile recuperare ulteriori spazi per supplire alla mancanza di aule agibile, consentendo il regolare svolgimento delle lezioni, al Grassi si è stati costretti fin dall’inizio dell’anno a chiedere aiuto ai vicini istituti Fiocchi e Parini dove sono ‘migrate’ sei classi del liceo, tre in ogni istituto.

Per gli studenti delle restanti sei classi del Grassi si sta effettuando la cosiddetta ‘settimana corta’, un’ora in più al giorno di lezione (sei ore) per cinque giorni alla settimana, permettendo l’utilizzo a rotazione dei locali agibili.