Scuola. Ritardi sulle nomine dei docenti, la denuncia dei sindacati

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LECCO – L’anno scolastico rischia una falsa partenza nel lecchese così come nel resto della penisola: “Purtroppo, per l’ennesima volta, ancor peggio del passato, siamo in un ritardo spaventoso sulle nomine del personale docente”.

L’allarme arriva dai sindacati, ce ne parla Giuseppe Pellegrino, della segreteria regionale di Uil Scuola e di Uil Scuola Lecco.
“Tutte le procedure aperte con la riforma avviata dal ministero, concorsi e assegnazioni provvisorie, hanno allungato le scadenze – prosegue Pellegrino – Il provveditore a Lecco ha fatto sapere che entro il 12 settembre le assegnazioni saranno completate ma temiamo così non possa essere e che i tempi siano ben più lunghi”.

Il segretario di Uil Scuola ritiene positiva invece la scadenza del 31 agosto per la nomina del personale ATA “che almeno per l’80% dovrebbe essere in servizio per l’inizio dell’anno scolastico. Abbiamo chiesto un incontro al provveditore che potrebbe svolgersi già la prossima settimana per poter ricevere l’informativa riguardo ai ruoli dei docenti”.

Giuseppe Pellegrino - UIL
Giuseppe Pellegrino – UIL

La situazione, come anticipato, non riguarda solo Lecco tanto che le principali sigle sindacali del settore hanno espresso le proprie critiche al Ministero:

“A fronte dei numerosissimi e documentati errori riscontrati e già segnalati nei trasferimenti dell’infanzia e primaria, il Miur prosegue nel commettere gli stessi errori, senza porre alcun correttivo, anche nella scuola secondaria di 1° grado “ denuncia dalla FLC CGIL, Domenico Pantaleo.

Sulla stessa linea la Cisl Scuola: “Basta con le soluzioni tampone – scrive in una nota la segretaria nazionale Maddalena Gissi – che aggiustano le cose provvisoriamente, anno per anno. Si adotti una logica di sistema. Inutile parlare di incremento dell’offerta formativa, ampliando la presenza e i tempi di apertura delle scuole, se gli organici restano fermi per tre anni. Si è visto che i 50.000 posti di organico potenziato, in molti casi non rispondenti alle reali esigenze delle scuole, non sono stati sufficienti per eliminare le classi pollaio, incrementare le sezioni di scuola dell’infanzia, dare supporto all’integrazione degli alunni con disabilità. Si faccia allora ciò che da tempo chiediamo, consolidando in organico di diritto tutti i posti che ogni anno si è costretti ad attivare nel cosiddetto “organico di fatto”, pena il non funzionamento del servizio”.