A Calolzio centinaia di studenti in marcia per la pace

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La dirigente: “Fate sempre un passo avanti per dialogare e abbracciare”

Il sindaco: “Solo facendo crescere la pace muore la guerra”

CALOLZIOCORTE – “Amicizia, amore, rispetto e dignità: sono queste le parole che dobbiamo tenere sempre nel nostro cuore” così la dirigente dell’istituto comprensivo di Calolziocorte Concetta Rita Cardamone si è rivolta agli studenti che, in centinaia, si sono ritrovati al Lavello per la Marcia della Pace.

Il sindaco Marco Ghezzi e la dirigente Concetta Rita Cardamone

Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, i giovani questa mattina, mercoledì, hanno riempito di colori il lungolago per giungere nel piazzale davanti al Monastero del Lavello dove, a suon di slogan e canzoni, hanno manifestato tutta la loro voglia di pace e amicizia e hanno esposto gli striscioni (lenzuola di pace) realizzati a scuola.

“Oggi è una giornata magica, dopo la pioggia c’è un magnifico sole per farci vivere questo momento di pace – ha continuato la dirigente Cardamone -. Dignità significa rispettare chi ci sta accanto. Puntate alle cose veramente importanti della vita: non puntate ai beni materiali ma alla vostra dignità perché la dignità non ha prezzo. E, mi raccomando, quando c’è un momento di lite non fate un passo indietro, perché significa allontanarsi. Al contrario fate un passo avanti per dialogare e abbracciare chi vi sta davanti”.

All’importante evento ha partecipato anche l’amministrazione calolziese con il sindaco Marco Ghezzi, il vice sindaco Aldo Valsecchi e gli assessori Cristina Valsecchi e Tina Balossi.

“Se ci pensate non c’è nessuno che vuole la guerra, ma purtroppo si creano a volte le condizioni che fanno nascere i conflitti – ha detto il sindaco di Calolziocorte Ghezzi -. E’ giusto che oggi siate qui a marciare per la pace, ma è necessario che in tutti i piccoli gesti quotidiani ci comportiamo in modo da favorire la pace. Nel mondo ci sono tante guerre e, spesso, sono di natura economica. Dobbiamo impegnarci a mantenere l’equità sociale affinché le persone non debbano mai litigare. Facendo crescere la pace muore la guerra”.

I ragazzi della scuola secondaria hanno letto alcune riflessioni e poesie, mentre sono stati appesi gli striscioni della pace in modo da farli vedere a tutti i cittadini. E, come al solito, l’importante mattinata di riflessione si è conclusa con la canzone della pace.

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