Calolzio e i ragazzi delle scuole celebrano i caduti di tutte le guerre

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Letture e riflessione al monumento in corso Dante

“Rivalutiamo l’amicizia perché ciò che conta è il rispetto delle persone”

Riflessioni, canti e letture. Così gli studenti calolziesi hanno celebrato la giornata del 4 novembre presso il monumento ai caduti. Il sindaco Marco Ghezzi ha accolto gli alunni della città tra i quali c’erano i ragazzi della classe terza delle scuole secondarie e i ragazzi di quinta delle scuole primarie.

“Oggi siamo qui a ricordare i caduti di tutte le guerre e, in particolare, quelli della Prima Guerra Mondiale – ha detto il sindaco -. Vorrei dedicare un pensiero ai ragazzi del ’99, erano poco più grandi di voi, ma a soli 17 anni furono mandati al fronte dove morirono per la loro patria, le loro famiglie e la loro civiltà”.

“Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo Paese”. Con questa frase del presidente americano John Fitzgerald Kennedy il sindaco ha voluto salutare gli studenti: “E’ un messaggio importante: lasciamo da parte gli egoismi, bisogna essere più generosi. Rivalutiamo l’amicizia perché ciò che conta è il rispetto delle persone. Grazie a queste persone che ci hanno consentito di vivere da uomini liberi. Viva la libertà!”

La mattinata di celebrazione si è aperta con l’alzabandiera, assieme al gruppo Alpini di Calolziocorte, e con l’Inno di Mameli seguito dall’Inno alla Gioia suonato e cantato dagli studenti. Poi i ragazzi delle varie scuole hanno effettuato alcune letture riflettendo sul significato della guerra e sul sacrificio di chi ha dato la propria vita per la Patria e per la libertà.