Cambia Calolzio contro l’abbattimento del faggio secolare di Villa Guagnellini

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faggio secolare villa guagnellini

“Danni strutturali”, lo scorso novembre l’ordinanza di abbattimento dell’albero monumentale

Cambia Calolzio vuole salvare il faggio secolare: “Servono ulteriori indagini per valutare opzioni alternative al taglio”

CALOLZIOCORTE – Risale allo scorso novembre l’ordinanza del sindaco per l’abbattimento del faggio secolare, inserito nell’elenco degli alberi monumentali italiani, del giardino di Villa Guagnellini, a Calolziocorte.

A pronunciarsi in favore dell’abbattimento un agronomo che ha effettuato una serie di  verifiche.

In seguito agli eventi calamitosi dello scorso 29 ottobre l’albero ha subito: “Danni strutturali tali da comprometterne la stabilità con il rischio di caduta sulla strada sottostante e nell’adiacente parco pubblico” si leggeva nell’ordinanza.

faggio secolare villa guagnelliniIl gruppo Cambia Calolzio ha inoltrato al sindaco una formale richiesta di riesaminare la decisione: “A nostro avviso non sono state fatte ulteriori indagini per capire l’esatta pericolosità, ma soprattutto non è stata eseguita una attenta valutazione sulle possibili alternative rispetto all’abbattimento della pianta monumentale”.

“Il taglio di quest’albero inciderebbe molto negativamente sulla qualità della vita della nostra città – continuano da Cambia Calolzio -. Il primo cittadino non ha risposto nel merito limitandosi a ribadire (a noi noto) di aver ottenuto il parere favorevole del Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo per il taglio”.

Il gruppo civico si è rivolto al Ministero, ai Carabinieri Forestali e a Lega Ambiente per chiedere di effettuare direttamente delle “ulteriori valutazioni al fine di proporre delle soluzioni tecniche, alternative all’abbattimento, da mettere in atto in grado di garantire la sopravvivenza dell’albero monumentale in un’area particolarmente significativa del nostro territorio”.

 

Per Cambia Calolzio la salvaguardia dell’albero è una priorità “per non danneggiare il nostro sistema ambientale e per non perdere una bellezza straordinaria in un contesto paesistico urbano. Constatiamo, nostro malgrado, che continua a perdurare l’atteggiamento irresponsabile dell’amministrazione per quanto riguarda le politiche ambientali, il tutto in piena continuità con le ‘colate di cemento’ fatte negli ultimi vent’anni sul nostro territorio”.