Carenno. Don Angelo ai fedeli: “Non avrei mai pensato di vivere un dolore così pesante”

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Il parroco ha perso il papà e don Adriano per il covid

Sulla riapertura delle celebrazioni: “Aspettare ancora un attimo per vedere l’evoluzione del fenomeno”

CARENNO – Sono giorni di dolore per il parroco di Carenno, Lorentino e Sopracornola don Angelo Riva che, a causa della pandemia, in poco tempo ha perso il papà e don Andriano. Il parroco ha inviato una lettera ai parrocchiani rivelando il difficile momento personale che sta vivendo: “Non vi nascondo il momento personale di grande sofferenza che sto vivendo e con una certa fatica per la perdita del papà e di don Adriano, nella solitudine e nell’abbandono più totale, una ‘morte nella morte’, così come per altri nostri compaesani; come pure di apprensione per mia mamma”.

Alla luce di quanto vissuto nelle ultime difficili settimane don Angelo condivide con i parrocchiani alcune considerazioni sulla riapertura delle celebrazioni liturgiche: “A partire dall’esperienza della pandemia, da quanto mi e ci ha coinvolto, soprattutto in terra Lombarda, non me la sento, diversamente da quanto suggerito dai Vescovi, di aprire le celebrazioni pubblicamente a partire dal 18 maggio -scrive -. Preferisco fare mio l’invito del Papa rivolto a tutti a una seria prudenza al riguardo. Aspettare ancora un attimo per vedere l’evoluzione del fenomeno lo reputo necessario e indispensabile in questo momento. Affrettare la ripresa delle celebrazioni, con la presenza anche di non pochi anziani e quindi di persone più esposte, mi preoccupa. E’ chiaro che il 18 maggio io riprendo le celebrazioni come stabilito, ma voglio invitarvi a valutare con prudenza se o meno essere presenti, incoraggiandovi ad aspettare in questo momento almeno fino all’inizio dell’estate. Per la Messa festiva continuiamo con l’utilizzo di Facebook e dei diversi canali televisivi”.

Nel rispetto delle normative i posti stabiliti e indicati in ogni chiesa: 100 nella chiesa di Carenno, 40 nella chiesa di Lorentino e 30 nella chiesa di Sopracornola: “Per il numero di posti delle nostre chiese deciso dalle normative ministeriali invito a frequentare quelle delle proprie comunità. Se qualcuno di Carenno dovesse andare a Sopracornola o a Lorentino, non c’è posto sufficiente, essendo molto piccole. Capisco il disagio, ma la situazione è questa e non possiamo fare diversamente”.