Covid. Calolzio tra i comuni più colpiti: “Grazie a chi ha lavorato nell’emergenza”

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Il bilancio del comune di Calolzio dopo l’emergenza

157 cittadini contagiati, 29 i morti ufficiali a causa della pandemia

CALOLZIOCORTE – Passata l’emergenza è tempo di bilanci ma, soprattutto, dei ringraziamenti. La lista è lunga perché Calolziocorte è stato uno dei comuni più colpiti dal covid in provincia di Lecco. E’ stato il sindaco Marco Ghezzi a fornire in numeri ufficiali di una pandemia che ha messo in ginocchio la città: 157 cittadini contagiati, di cui 38 over 80 e 13 under 30. Sono 29 i morti ufficiali per covid di cui 15 erano over 80. Anche se nei primi mesi dell’anno si sono registrati 58 morti in più rispetto all’anno scorso. A Marzo, ad esempio, nel 2019 i morti in città furono 11, mentre quest’anno 50.

“La situazione da qualche settimana è stabile, non ci sono casi di positività e le persone attualmente in sorveglianza sono un paio – ha detto il sindaco Marco Ghezzi -. Ovviamente l’invito è quelle di continuare a fare attenzione e seguire tutte le norme del caso. In questi mesi è stato fatto un gran lavoro e voglio ringraziare quanti hanno contribuito a partire da tutti i volontari, fino agli Alpini e imprenditori locali che hanno fornito materiali. Un grazie particolare agli assessori Tina Balossi (servizi sociali) e Cristina Valsecchi (protezione civile) e al personale degli uffici. Speriamo di non rivivere una situazione simile ma se dovesse accadere ora siamo organizzati a partire dalla presenza di mascherine (20mila nei magazzini della Protezione Civile) e altri materiali”.

L’assessore Tina Balossi

Il comune ringrazia la città

Una città messa in ginocchio, ma Calolziocorte ha avuto la forza di rialzarsi grazie al lavoro silenzioso di tante piccole realtà che hanno collaborato per dare una mano ai cittadini più deboli e bisognosi. Più importanti dei numeri, in questa fase, sono i ringraziamenti a tutti coloro che non si sono tirati indietro.

“I servizi sociali hanno garantito la loro presenza e tutti abbiamo fatto del nostro meglio – ha detto l’assessore Balossi -. In primis con l’attivazione di due numeri di telefono per l’emergenza, la consegna di farmaci e generi alimentari grazie alla Protezione Civile. Abbiamo coordinato l’iniziativa ‘La spesa te la portiamo noi’ realizzata grazie agli esercenti del comune. Sono stati stanziati 18.800 euro per l’acquisto di derrate alimentari. E poi la rete con Caritas e l’Associazione Spazio Condiviso per la gestione, il confezionamento e la consegna dei pacchi alimentari (76 al mese, a cui si sono aggiunte 3 consegne al mese per le urgenze e 46 pacchi consegnati da aprile a oggi su segnalazione dei servizi sociali)”.

Il comune ha ricevuto 281 domande per il bonus alimentare (224 quelle evase) per cui erano disponibili 55.000 euro: “In autunno poi prenderà il via l’iniziativa ‘Carrello solidale’ anche qui con il supporto degli esercizi commerciali. Durante l’emergenza è stato aperto un conto corrente per l’acquisto di alimenti (6.980 euro) e attivato un servizio navetta di raccolta e consegna indumenti  presso l’ospedale di Lecco (35 interventi)”.

Un lavoro immenso che si è concretizzato anche nel mantenere operativo il Centro Diurno Disabili (CDD) che ospita 18 utenti provenienti da tutta la Valle San Martino. Centro che ha riaperto il 13 luglio in assoluta sicurezza: sono rientrati 11 utenti su 2 turni settimanali (sabato compreso) con un rapporto utente/operatore di 1 a 1. E poi l’attivazione del CRE nel mese di luglio con 33 bambini e per cui il comune ha stanziato circa 35mila euro rispetto ai 6mila dell’anno scorso. Durante il lockdown non sono stati interrotti l’assistenza a disabili e anziani e il servizio pasti (i ringraziamenti dell’assessore Balossi)

L’assessore Cristina Valsecchi

La Protezione Civile

Quindi è stata la volta dell’assessore alla Protezione Civile Cristina Valsecchi: “Grazie alla coordinatrice del gruppo Sonia Mazzoleni e a tutti i volontari. Durante l’emergenza abbiamo consegnato più di 200 pacchi di alimenti e farmaci, un servizio che è stato molto apprezzato dagli anziani – ha detto-. Siamo stati presenti 7 giorni su 7 su vari fronti: presidio al mercato, all’Ats, all’ecocentro e ancora quasi 20mila mascherine impacchettate e consegnate ai cittadini. E’ stata straordinaria la disponibilità di tutti in un momento estremamente impegnativo”.

Protezione Civile che ha presidiato anche l’accesso al cimitero durante la benedizione delle ceneri ed è stata presente alla celebrazione delle esequie. Il gruppo ha poi tenuto contatti quotidiani con le persone in quarantena: “Abbiamo tenuto contatti fornendo indicazioni e mascherine, ci sono stati periodi in cui avevamo 50/70 persone da raggiungere quotidianamente e sparse su tutto il territorio comunale. Infine un grazie a tutti i commercianti che si sono messi a disposizione con le consegne a domicilio”.