Gli studenti dell’istituto Rota in visita alla scuola primaria di Erve

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Istituto Rota in visita alla scuola primaria di Erve

La scuola di Erve, a indirizzo Montessoriano, rappresenta un esempio per il territorio

Per gli studenti un’opportunità didattica che ha permesso di sperimentare in modo pratico il metodo montessoriano

ERVE – Una giornata speciale per la scuola primaria di Erve a indirizzo Montessoriano. Nei giorni scorsi, infatti, si sono incontrate due realtà scolastiche apparentemente lontane ma estremamente vicine negli intenti educativi e formativi rivolti agli insegnanti del futuro e ai bambini affidati alla scuola pubblica statale: il liceo a indirizzo Scienze Umane dell’Istituto Rota di Calolziocorte e la scuola primaria di Erve a indirizzo Montessori dell’Istituto Comprensivo di Calolziocorte.

Una quarantina di studentesse e studenti del liceo delle due classi 5^G e 5^H con le loro insegnanti di Scienze umane, Lia Fracassi e Laura Tentori, e l’insegnante di Filosofia, Daniela Ciammetti, hanno visitato e svolto una prima conoscenza esperienziale di ambienti e materiali montessoriani presso la scuola primaria di Erve con le insegnanti specializzate in Fondazione Montessori Italia e diplomate in Opera Nazionale Montessori Patrizia Pedretti, Azzurra Salotto, Rosanna Cusumano e Valentina Chioda.

Dopo un breve momento dedicato ai saluti e alle presentazioni, i due gruppi di studenti si sono alternati nelle aule e nel corridoio con la possibilità di visitare gli ambienti, osservarne i materiali di sviluppo e gli angoli, visionare documentazioni video sulle attività che si svolgono in classe con i bambini in una mattinata tipo, dialogare con le insegnanti, toccare e manipolare, assistere alla presentazione di alcuni materiali di psicogrammatica, psicoaritmetica e di educazione cosmica.

Istituto Rota in visita alla scuola primaria di Erve

Per le insegnanti del liceo dedicare una mattina così intensamente vissuta dentro la scuola primaria di Erve ha rivestito un significato particolare, quello di osservare un setting educativo dove si evidenzia l’importanza di un ambiente di apprendimento a misura del bambino grazie all’impiego didattico di materiali per lo sviluppo sensoriale e cognitivo che permettono l’acquisizione delle abilità fondamentali attraverso l’esercizio dei sensi.

Gli studenti di 5^G e 5^H dell’Istituto Rota di Calolziocorte hanno avuto l’opportunità di conoscere come, attraverso l’esercizio dei sensi, il bambino acquisisce, quasi senza sforzo, le fondamentali abilità di calcolo, disegno, scrittura e lettura che, nelle parole di Maria Montessori costituiscono la “quadriga trionfante”.

Per le insegnanti della scuola primaria l’incontro con le studentesse e le loro insegnanti ha rappresentato un riconoscimento all’identità specifica della scuola che è inserita in una sperimentazione triennale attraverso il progetto Diamogli il mondo e in seguito al quale l’indirizzo montessoriano dell’offerta educativo-didattica sarà definitivo. Inoltre, diffondere la conoscenza del metodo Montessori nel territorio è uno degli obiettivi del progetto e le insegnanti, supportate dalla loro dirigente Sabrina Scola, lo attuano attraverso open day e mostre, accoglienza regolare di tirocinanti universitarie, incontri formativi aperti al pubblico o per i genitori dei bambini frequentanti. In questo caso con il prezioso momento di incontro con i giovani e le giovani che saranno le future insegnanti di scuola primaria. Un messaggio alle studentesse ha posto l’accento anche sull’essere insegnanti in un’ottica di rete fra più interlocutori: con colleghe e genitori, con l’amministrazione comunale (il sindaco Giancarlo Valsecchi sostiene il progetto), le associazioni, gli enti, gli abitanti

Istituto Rota in visita alla scuola primaria di Erve

Per gli studenti questa uscita ha rappresentato un’opportunità didattica che ha permesso di sperimentare in modo pratico il metodo montessoriano. E’ stato stimolante e istruttivo verificare nel contesto didattico: l’assenza di cattedra, la disposizione dei banchi, la varietà e la presenza di materiale scelto in modo autonomo dal bambino. Ha permesso di confrontare e apprezzare una metodologia che risulta più pratica e appropriata all’acquisizione dei concetti del bambino durante l’infanzia.