Il comandante Marra lascia la Valle San Martino: “Sarò sempre il vostro maresciallo”

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Il saluto questa mattina a Calolzio del luogotenente Marra in partenza per Ponte San Pietro

“Anni intensi e stimolanti. Lascio un territorio molto ricco”

CALOLZIO – Diciotto lunghi e intensi anni vissuti con e per un territorio, ricco e per certi versi difficile, come quello della Valle San Martino. E’ un saluto importante quello tributato questa mattina, martedì, al luogotenente Fabio Marra, dal 2004 comandante della stazione dei carabinieri di via Mazzini.

I sindaci dei Comuni di Calolzio Marco Ghezzi, Vercurago Paolo Lozza, Monte Marenzo Paola Colombo, Erve Giancarlo Valsecchi e Carenno Luca Pigazzini e i rappresentanti di diverse associazioni del territorio hanno voluto infatti organizzare una breve cerimonia per dire grazie al “maresciallo” (i gradi sono aumentati con il passare degli anni, ma immutato è rimasto l’appellativo tra la gente) per l’impegno, la professionalità e la dedizione profusa in questi anni di servizio a Calolzio.

Anni importanti, contrassegnati da molteplici e certosine attività investigative culminate in arresti, blitz antidroga e operazioni contro la criminalità organizzata. Tante indagini e tanta cronaca: dagli omicidi (Giuseppe Maver, Anna Tentori, Salvatore Caliri a Maria Adeodata Losa) passando a ai sette scippi in sette giorni nel 2012, culminati con l’arresto del malfattore, passando per l’operazione Venere Nera, l’arresto della banda di autori delle rapine in villa e i tanti appostamenti nelle zone dello spaccio. Nel mezzo un’attenzione, sempre costante, ai bisogni delle persone.

Marra con il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi

Spesso ci troviamo ad operare nei momenti più drammatici delle vite delle persone e spesso non è facile trovare la risposta giusta o le parole giuste… Ed è in quel momento che noi siamo la risposta dello Stato, perché in quel preciso momento lo Stato indossa la nostra uniforme” ha detto, trattenendo a fatica l’emozione.

“Abbiamo cercato di essere sempre attenti alle dinamiche del territorio, alle criticità, ai contesti familiari, alle fasce deboli e alle situazioni umane più delicate cercando di dare sempre alla Giustizia un’impronta di umanità, caposaldo dell’essenza dell’Arma e dell’essere carabinieri”.

Inevitabile un riferimento a un territorio, quello della Valle San Martino, amato e conosciuto in tutte le sue pieghe e risvolti, abitato da “tanta, tanta brava gente”, operosa e umile: “Lascio, mio malgrado, un territorio assai complesso per le dinamiche sociali e gli equilibri delicati e radicati della criminalità organizzata. Dinamiche che abbiamo nel tempo analizzato, delineato, interpretato e veicolato con la giusta fermezza, perché non restassero semplici congetture o deduzioni, ma diventassero, come poi effettivamente è stato, tasselli fondamentali di importanti di importanti operazioni di servizio, di cui spesso e nella maggior parte delle volte siamo stati parte attiva, attori principali”.

Fabio Marra con i carabinieri della caserma di Calolzio

Il tutto grazie a una squadra, quella dei ragazzi della Caserma, che si è rivelata forte e sempre compatta. “La stima che oggi ricevo va condivisa con tutti i miei uomini, i miei collaboratori che ho sempre chiamato affettuosamente cuccioli, sentinelle attente e curiose in un territorio spesso difficile, anche nel periodo buio della pandemia”.

Il luogotenente Fabio Marra con il maresciallo capo Giuseppe Cito

A fine mese Marra prenderà servizio alla stazione di Ponte San Pietro, sempre come comandante, mettendo fine così a un’esperienza intensa e appagante come quella vissuta a Calolzio. Il suo posto verrà preso, per il momento, dal vice comandante Giuseppe Cito, appena promosso al grado di maresciallo capo in attesa che l’Arma nomini un nuovo comandante.