Il Viaggio nella Memoria della scuola Kolbe: “Non dimenticare, diventiamo testimoni”

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Gli studenti di Vercurago danno voce alla memoria

Conoscere il passato e costruire il futuro, oggi più che mai è indispensabile

VERCURAGO – La scuola secondaria di 1° grado “S. Massimiliano Kolbe” di Vercurago anche quest’ anno ha intrapreso un importante percorso educativo transdisciplinare, per conoscere e ricordare, in occasione della Giornata della  Memoria, la Shoah, ovvero la Tempesta Devastante che ha sconvolto il secolo scorso.

Primo Levi affermava: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre.” Per questo docenti e alunni di tutte le classi hanno intrapreso insieme, una sorta di “Viaggio nella/della Memoria” attraverso iniziative, incontri, momenti comuni di narrazione dei fatti storici che hanno permesso loro, con diverse modalità e linguaggi espressivi, di riflettere sui fatti e sulle vittime per divenire testimoni della Shoah. Purtroppo la generazione dei testimoni diretti di quanto è accaduto in Europa il secolo scorso, sta scomparendo e dunque è oggi più che mai importante mantenere viva la memoria per le generazioni future.

Il “Viaggio” intrapreso, attraverso l’alternarsi di parole, storie, opere creative e brani musicali ha visto il susseguirsi di diversi momenti in classe e di altri comunitari di partecipazione, emozione  e condivisione tra alunni, docenti e il dirigente scolastico Rita Concetta Cardamone.

Gli alunni hanno incontrato e si sono fatti accompagnare in questo viaggio da dei compagni speciali e ne hanno raccolto le toccanti testimonianze. Liliana Segre, Lia Levi, Tullio Foà e Guido Cava, conosciuti grazie alla visione del docufilm “Figli del destino” hanno trasmesso loro messaggi emotivamente forti. I ragazzi hanno imparato quanto importante sia essere sempre, anche nelle circostanze peggiori, uomini o donne di pace.

Sabato 25 gennaio, inoltre, nella biblioteca comunale di Vercurago, la scuola secondaria Kolbe ha partecipato allo spettacolo teatrale “Volevo volare come una farfalla: frammenti d’infanzia durante la Shoah” promosso dall’amministrazione comunale di Vercurago. Lo spettacolo affronta la vicenda personale e familiare di Hannah Gofrit.

L’evento è stato introdotto da un’interessante presentazione curata dal Consiglio comunale dei Ragazzi (CCR) guidati dalla professoressa Sonia Valsecchi, responsabile di sede, coadiuvata dalle professoresse Anna Bussolati e Stella Marino con lettura di testi e riflessioni sul tema.

I ragazzi di tutte le classi hanno poi continuato il “Viaggio nella Memoria” con la mostra ed installazione allestite nell’atrio della secondaria Kolbe di Vercurago. “La Mostra diventa per tutti noi, momento per riflettere attraverso il colore, le parole e la costruzione di opere creative con vari materiali. I diversi momenti sottolineati dai ragazzi nelle loro opere, assumono un significato importante: ci uniscono nella Memoria dei terribili fatti passati e nella volontà di essere nuovi testimoni di un futuro di Pace, Dignità e Rispetto umano…” riferisce la professoressa di religione Paola Maggi che ha guidato tutti i ragazzi nella mostra e nella riflessione in particolare di S. Massimiliano Kolbe, di cui porta il nome la secondaria, autentico testimone di fede e umanità nel campo di Auschwitz.

Sabato 22 febbraio, la secondaria  Kolbe ha inoltre organizzato la proiezione del recentissimo docufilm “#Anne Frank Vite Parallele” promosso nell’ottica del “Progetto scuole” che prevede la programmazione di speciali matinée al cinema sull’importante tema, partecipando all’evento con agli alunni della scuola secondaria di Calolziocorte.

Con la visione del docufilm ragazzi e docenti hanno potuto riflettere nuovamente  sull’assoluta contemporaneità del messaggio riguardante la Shoah, nelle testimonianze di Anne Frank, loro speciale compagna di viaggio, di Arianna, di Sarah, di Helga, di Andra e Tatiana Bucci come strumento per decifrare il mondo attuale, per mettere in relazione le tragedie passate con il presente, per  capire quale sia oggi l’antidoto contro ogni forma di razzismo, discriminazione e antisemitismo.

“Ancora oggi, Anne Frank resta un punto di riferimento, attraverso il quale i ragazzi imparano a guardare il mondo e a porsi domande di senso e di significato. Offrire agli alunni delle nostre scuole la possibilità di vedere questo film di Helen Mirren, veterana di tante pellicole di successo, significa dar loro un messaggio quanto mai necessario di resistenza e di fiducia nell’uomo. Anne Frank continua ad esistere in ogni ragazza o ragazzo che soffre, fugge o muore per la crudeltà degli uomini” sottolinea la professoressa di lettere Anna Bussolati.

La data della proiezione del film è, inoltre, per la città di Calolziocorte, un anniversario importante e doloroso. La notte del 22 febbraio del 1944, infatti, l’arciprete Don Achille Bolis venne arrestato dalle milizie fasciste, prelevato dalla casa parrocchiale. Venne portato a Bergamo poi a Milano, nel carcere di San Vittore, ove morì perché selvaggiamente picchiato. Altri arresti avvennero in quel periodo nel nostro territorio: il dott. Zannini, Lodovico Luigi Ferrario, i Rosa, Giovanni Ripamonti e Ernesto Cattaneo. Fu una delle pagine più terribili della Lotta di Liberazione nella Valle San Martino.

“Se questo è un un uomo, l’umanità intera deve vergognarsi di esistere – afferma la professoressa Sonia Valsecchi – Se un semplice film può aiutare a diffondere questo monito, siamo soddisfatti di averne promossa la visione ai nostri alunni”.

Un ringraziamento al dirigente scolastico Rita Concetta Cardamone, a tutti i ragazzi e ai docenti impegnati nelle varie fasi, in particolare alle professoresse Sonia Valsecchi, Anna Bussolati, Stella Marino, Paola Maggi e M. Rita Raimondi, all’amministrazione Comunale di Vercurago e all’arciprete di Calolziocorte don Giancarlo Scarpellini.