Istituto Rota: docenti e genitori in campo per scongiurare l’eliminazione di una classe

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Assemblea con gli amministratori del territorio

Pochi iscritti per fare tre classi: “I nostri figli non sono numeri”

CALOLZIOCORTE – La sezione di liceo scientifico tradizionale potrebbe essere a rischio per il prossimo anno all’istituto Rota di Calolziocorte. Sono 67 gli studenti iscritti alla prima per l’anno 2020/2021, un numero che consentirebbe di attivare solamente due classi prime. Si perderebbe così la sezione di scientifico tradizionale per cui ci sono solo 16 richieste, a differenza delle 51 per l’indirizzo scienze applicate.

Docenti e genitori sono scesi in campo per la difesa della scuola e hanno diramato due distinti comunicati stampa a seguito dell’assemblea che si è tenuta questa mattina, sabato, a cui hanno preso parte anche gli amministratori dei comuni della Valle San Martino.

Il comunicato dei docenti della scuola

“Ci è stato comunicato che l’UST non intende concedere alla nostra scuola, per il prossimo anno scolastico, la sezione di Liceo Scientifico tradizionale, in quanto ha valutato che il numero degli iscritti non sia sufficiente.  Con la perdita di tale classe verrebbe meno un elemento identitario dell’Istituto Superiore “Lorenzo Rota”, che costituisce un fondamentale polo culturale ed educativo sul territorio, punto di riferimento per molti alunni e per le loro famiglie; ciò determinerebbe un grave impoverimento dell’offerta formativa e culturale della scuola. Il nostro Istituto scolastico si troverà costretto a respingere l’iscrizione di molti alunni che convintamente hanno scelto il nostro Liceo scientifico, credendo nel progetto educativo che nel corso di più di un decennio abbiamo elaborato e offerto ai nostri studenti. Riteniamo di aver sempre garantito una formazione di alto profilo scientifico-culturale, come riconosciuto, nel corso degli anni, anche da Enti di valutazione esterna e come dimostrano gli eccellenti esiti dei percorsi universitari e postuniversitari dei nostri ex studenti. Ricordiamo anche che molti docenti dell’Istituto correranno il rischio, negli anni futuri, di perdere le cattedre su cui lavorano da tempo con passione. Chiediamo, pertanto, che venga rivalutata la possibilità di attivare tale classe, considerato anche il fatto che il numero attuale degli iscritti, come dimostrato dallo storico dell’Istituto, potrebbe aumentare nel corso dei prossimi mesi e che proprio in questi giorni una sezione del Parlamento ha approvato provvedimenti che vanno nella direzione di una significativa riduzione del numero di alunni per classe”.

I genitori degli alunni iscritti alla classe prima

“Siamo i genitori di 16 alunni che, dopo aver riflettuto sulla difficile scelta della scuola superiore insieme ai nostri figli e alla luce del significativo percorso di orientamento svolto nella scuola secondaria di primo grado, abbiamo infine fatto una scelta consapevole e convinta, optando per il Liceo scientifico dell’Istituto superiore “Lorenzo Rota” di Calolziocorte. Per pochissimi studenti (numeri?) mancanti rispetto a quanto richiesto, sembrerebbe che la classe non venga formata e che l’Istituto possa perdere tale indirizzo. Il Liceo di Calolziocorte è conosciuto sul territorio (e non solo) per la serietà educativa, per l’alto livello della sua offerta didattica, per la dedizione e competenza dei suoi docenti, per l’ambiente sereno in cui gli alunni sono accompagnati ad affrontare le “fatiche” dello studio, per le numerose e interessanti opportunità formative che la scuola offre sempre agli studenti. Di tutto ciò siamo venuti a conoscenza tramite il “passaparola” di amici e conoscenti e tramite le iniziative di orientamento proposte dall’Istituto. Ma anche gli esiti delle prove Invalsi e le classifiche di “Eduscopio” dimostrano la validità del Liceo del “Rota”, sempre in linea con i Licei “storici” del lecchese, quando non addirittura con risultati migliori ottenuti dai suoi studenti. Infine, durante gli “Open day”, abbiamo potuto conoscere e parlare anche con questi ultimi, e sia noi che i nostri figli siamo rimasti colpiti dalla loro maturità e dal loro amore per la scuola che frequentano. I nostri figli non sono dei “numeri” e siamo assolutamente contrari al fatto che per fruire del diritto allo studio previsto dalla nostra Costituzione debbano essere riorientati in altri Istituti della provincia, oppure che siano costretti a frequentare un indirizzo che non è quello che hanno scelto come prima opzione, magari andando a completare sezioni già sovraffollate altrove. Siamo convinti che una soluzione si possa trovare, e che l’UST di Lecco possa soddisfare non solo le nostre esigenze ma quelle di un’intera comunità. Ciò avrebbe come conseguenza la valorizzazione di una sua risorsa, anziché il suo affossamento. Non intendiamo usare un tono polemico, ma vogliamo agire nel pieno rispetto dei ruoli delle parti coinvolte. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché l’UST riconsideri la propria posizione attuale, tenendo conto:

  • che la provincia in passato ha investito su questa scuola e in particolare su questo indirizzo di studi, che serviva a “decongestionare” gli istituti lecchesi: perché ora dare un calcio a ciò che grazie a quell’investimento si è creato?
  • che sono stati recentemente stanziati finanziamenti per l’ampliamento strutturale dell’edificio scolastico
  • che l’orientamento politico nazionale in ordine alla formazione delle sezioni verte nella direzione di ridurre drasticamente il numero degli alunni per classe abolendo le “classi pollaio”
  • che, statisticamente il numero di alunni delle classi appena formate aumenta, acquisendo nuove iscrizioni, sia nel breve che nel lungo periodo
    della specifica realtà territoriale della Valle San Martino e del disagio che verrebbe arrecato soprattutto alle famiglie dei comuni periferici in termini di tempo, risorse economiche ed energie impiegate a raggiungere la sede scolastica
  • che ci si dovrebbe interrogare sulla sorte degli alunni attualmente frequentanti la classe prima del Liceo Scientifico i quali, in caso di ripetenza, sarebbero necessariamente dirottati su un’altra sede di molte altre questioni aperte

Ringraziamo le amministrazioni comunali e le autorità della Valle San Martino, intervenute numerose all’assemblea, per il sostegno e l’interesse dimostrati e per gli impegni presi nel supportare la nostra causa. Ringraziamo, inoltre, per la collaborativa partecipazione il corpo docenti dell’Istituto, i rappresentanti del Consiglio d’Istituto e del Comitato genitori e le famiglie delle altre classi che si sono mostrate solidali all’iniziativa”.