E’ cominciata la posa dei teli anti-alghe nei laghi di Olginate e Garlate

Tempo di lettura: 3 minuti

Sub al lavoro a Calolzio, poi si passerà a Vercurago

Il progetto del Parco Adda Nord per contenere la pianta invasiva

CALOLZIOCORTE – Sono cominciati oggi, giovedì 16 gennaio, gli interventi per l’eradicazione e il contenimento della specie Elodea nuttallii, macrofita acquatica invasiva. Il progetto sperimentale, finanziato da Regione Lombardia e Cartiera dell’Adda nell’ambito di compensazioni ambientali, ha preso il via dal lago di Olginate, lungo la sponda calolziese, all’altezza del molo situato in corrispondenza dell’incrocio tra via De Gasperi e via Sassi.

“L’Elodea è una macrofita non autoctona che prolifera nel periodo estivo e per la quale, in passato, si è intervenuti con degli sfalci – ha spiegato Sara Raimondi Evalli, l’agronomo a cui è affidata la direzione lavori -. Con questo progetto si sta provando a fare un’attività sperimentale di contenimento di questa specie. In questo momento i sommozzatori stanno posizionando dei teli biodegradabili di juta che andranno a coprire una parte di superficie del lago, a Calolzio saranno circa 1900 metri quadri. Stiamo intervenendo adesso perché siamo in una fase di riposo vegetativo: l’alga ora non si vede ma sotto c’è il rizoma, la parte radicale, che invece è vitale e ricomincia a crescere in primavera”.

Il telo di juta, quindi, va a coprire il rizoma impedendo alla luce di filtrare con l’obiettivo di bloccare lo sviluppo vegetativo: “Sono già state fatte sperimentazioni simili nel Nord e nel Est Europa da cui sono stati mutuati alcuni aspetti, ma qui è la prima volta che si effettua un intervento di questo tipo. Finito di posizionare i teli a Calolziocorte ci sposteremo sul lago di Garlate, sulla sponda davanti a Vercurago. Sappiamo che c’è il problema anche su Pescate e Garlate ma lì il fondale è più basso e quindi è più difficoltoso lavorarci”.

I teli biodegradabili di juta

Da questa mattina i tecnici della ditta EcoVolo di Sirmione, a cui è stato affidato l’appalto, stanno seguendo con una barca di appoggio tutta la parte di posa dei teli di juta che viene svolta da alcuni sommozzatori di una associazione. L’obiettivo finale del progetto del Parco Adda Nord è quello di individuare azioni di prolungata efficacia nel medio-lungo periodo per evitare il proliferare della pianta.