Meteo Val San Martino inaugura un nuovo osservatorio alla Capanna Monza

Tempo di lettura: 5 minuti
Roberto Tocchetti, Manuel Pizzolato e Johann Michael Valsecchi di Meteo Val San Martino insieme ai rifugisti della Capanna Monza
Roberto Tocchetti, Manuel Pizzolato e Johann Michael Valsecchi di Meteo Val San Martino insieme ai rifugisti della Capanna Monza

Grazie all’aiuto del rifugista installate anche due webcam

Roberto Tocchetti racconta come è nata, nel 2013, l’idea di un centro meteo della Valla San Martino

OLGINATE/CALOLZIOCORTE – Roberto Tocchetti è un grande appassionato di meteorologia. Di professione informatico, 54 anni, residente a Olginate, è riuscito a coniugare le sue competenze professionali con la passione che coltiva quotidianamente. Nei giorni scorsi, insieme agli altri due membri dello staff di Meteo Val San Martino (Manuel Pizzolato di Torre de’ Busi e Johann Michael Valsecchi di Erve) ha inaugurato ufficialmente un nuovo osservatorio meteo completo agli oltre 1.100 metri della Capanna Monza.

“L’installazione è stata completata il 25 settembre scorso, con la preziosa collaborazione del gestore del rifugio, l’amico Angelo Marchio. Poi ci siamo presi qualche settimana per affinarla, testarla per bene – racconta Tocchetti -. Per la prima volta abbiamo installato contemporaneamente una stazione meteorologica completa e due webcam panoramiche, tra l’altro in una posizione stupenda. La particolarità di questa installazione è il fatto che la stazione meteorologica completa è stata acquistata grazie a una campagna di crowdfunding lanciata esattamente un anno prima​ e chiusa in soli quindici giorni, dopo aver raggiunto l’ambizioso obiettivo con 806 euro raccolti grazie a ben 45 donazioni. Le due webcam sono state invece acquistate dal gestore del rifugio, consentendoci così di avere un osservatorio meteorologico completo a una quota di circa 1170 metri”.​

La stazione meteo della Capanna Monza

I dati, oltre a essere consultabili sul portale amatoriale www.meteovalsanmartino.com, si possono vedere all’interno del rifugio con una consolle installata sulla parete all’ingresso. Per quanto riguarda le due webcam panoramiche una ha puntamento verso sud, l’altra verso nord-est e guarda la bastionata di Pian Serrada. Questo, però, è solo l’ultimo tassello di un progetto partito, quasi per caso, nel lontano 2013.

“Oltre a nutrire da sempre una passione per i temporali e per la neve, da piccolo annotavo ogni giorno temperatura massima e minima e piogge – racconta Tocchetti -. Da grande, appena ho potuto, ho cercato di mettere le mie conoscenze informatiche al servizio della passione per la meteorologia. Nel 2013 vivevo nella frazione calolziese di Sopracornola e, come tanti, avevo la mia piccola stazione meteo. Fu l’amico Fabio Bonaiti (storico e coordinatore dell’Ecomuseo della Val San Martino, ndr) a spingermi a creare il portale Meteo Val San Martino. Nonostante una buona dose di scetticismo decisi di dargli retta. Il primo a contattarmi fu un ragazzo di Monte Marenzo, poi uno di Lorentino, poi un collega di Carenno… Aveva ragione Fabio. Da cosa nasce cosa e oggi Meteo Val San Martino si ‘nutre’ di una rete di 16 centri meteo da Erve a Olginate, da Calco a Valmadrera, da Pontida a Giovenzana (Colle Brianza). E oggi si arricchisce con il centro meteo in quota della Capanna Monza a cui presto se ne aggiungerà uno nuovo al Monte Tesoro“.

L’immagine della webcam che punta a valle

Oltre alla passione, la funzione di questa rete di centri meteo e webcam è molteplice: “Oltre al fatto che ci piace l’idea di promuovere la cultura meteorologica, quotidianamente rileviamo e archiviamo tutti i parametri meteo alle varie quote, dati utili per studiare il microclima della nostra vallata. Ogni mattina, sui nostri canali social pubblichiamo previsioni meteo autoprodotte, mirate per i nostri territori. E poi c’è un discorso legato alle webcam, utili all’osservazione dei fenomeni in tempo reale, ma anche alla promozione del territorio. Abbiamo anche scoperto che le nostre webcam erano utilizzate anche per l’osservazione del rischio incendio, così come alcune immagini ci sono state chieste dalle forze dell’ordine per questione di vigilanza. Oppure, come accade per quelle installate in Valcava, webcam e stazioni meteo sono utilizzate da chi si lancia con il parapendio”.

Nella vita Roberto Tocchetti è informatico in una banca, Meteo Val San Martino è una pura e semplice passione: “Esattamente, non ci ricaviamo un euro, anzi… Sul nostro sito non ci sono banner pubblicitari, siamo mossi esclusivamente dalla passione. Siamo appassionati che si rivolgono ad altri appassionati, è così che la rete in questi anni si è ampliata. Infatti alcuni centri meteo e relative webcam sono nostre, in altri casi si tratta di appassionati che assistiamo nella scelta delle varie tecnologie e aiutiamo nell’installazione. L’esempio è quello del Gev Lumaca di Vercurago che, dopo aver partecipato a una nostra serata, ha deciso di acquistare una stazione meteo da posizionare sul tetto della sede e noi li abbiamo aiutati. Lo stesso Johann Michael Valsecchi che oggi fa parte dello staff, inizialmente si era rivolto a noi per l’istallazione di una stazione meteo a Erve”.

Le stazioni sono tutte installate secondo le normative OMM (Organizzazione Meteorologica Mondiale): “Sono tutte stazioni semi professionali, non stiamo parlando di ‘giocattoli’, tra l’altro collaboriamo con il Centro Meteo Lombardo: ad esempio la stazione di Passo di Valcava è di loro proprietà ed altre nostre stazioni, tra cui Olginate e Erve, forniscono dati proprio al Centro Meteo Lombardo. Poi, oltre a webcam e stazioni meteo, c’è un terzo filone che stiamo cercando di sviluppare: quello legato alla rilevazione della qualità dell’aria con tre centraline già installate a Olginate, Arlate e Valmadrera. Anche questo aspetto sarebbe molto interessante ma, essendo per tutti noi una semplice passione da svolgere nei ritagli di tempo libero, non riusciamo fisicamente a star dietro a tutto”.

Meteo Val San Martino è sempre alla ricerca di appassionati che desiderano collaborare: “Le stazioni richiedono nel tempo continua manutenzione, alcune sono collocate in posti non facilmente accessibili, perciò seguire tutto sta diventando veramente impegnativo – ha concluso Tocchetti -. Faccio un esempio: dopo una forte grandinata pluviometro e anemometro vengono letteralmente ‘tritati’ e, al di là dei costi dei pezzi di ricambio, ci vuole tempo per intervenire. Così come per seguire la parte informatica, oltre al fatto che ci sono ancora molte zone scoperte. I contatti sui social ci confermano che siamo molto seguiti, ci piacerebbe ampliare il giro aumentando anche il numero di collaboratori, ovviamente l’unica ricompensa è la soddisfazione personale!”