Nel ricordo dell’amico Papini, la Pro Loco presenta il libro che racconta Calolzio

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La famiglia di Papini con i membri della Pro Loco

L’opera è nata da un’idea del consigliere della Pro Loco scomparso improvvisamente nel maggio 2021

“Questo volume non racconta solo la storia della città, ma è l’eredità che ci ha lasciato un grande amico”

CALOLZIOCORTE – Una sala conferenze del Monastero del Lavello gremita ha accolto, oggi pomeriggio, la presentazione del libro “Calolziocorte da borgo a città, raccontata in un secolo di fotografie”. Un appuntamento particolarmente sentito per la Pro Loco di Calolziocorte che, raccogliendo l’eredità di Giancarlo Papini (colonna dell’associazione, scomparso nel maggio 2021) ha pubblicato il volume nato proprio da una sua idea.

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Un nipote di Giancarlo Papini, il vicesindaco Aldo Valsecchi, Simona Bonacina e Luciano Iachetti

“Questo volume ha un importante valore affettivo perché vuole ricordare l’amico e consigliere della Pro Loco Giancarlo Papini – ha detto la presidente Simona Bonacina -. La consideriamo una sua eredità e l’aver pubblicato questo libro è un modo per salutarlo. Questo libro è nato da una sua idea che ha coltivato per anni, un progetto che noi siamo stati contenti di sostenere”.

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La presidente della Pro Loco Simona Bonacina

Il libro racconta attraverso bellissime immagini d’epoca l’evoluzione di Calolziocorte da borgo della provincia bergamasca alla città che oggi conosciamo: “Giancarlo questo libro l’aveva già abbozzato con il contributo di alcuni amici, Luciano Iachetti, Ivo Bonaiti e l’architetto Daniele Maggi, quindi noi ci siamo trovati nel mezzo di questo progetto e abbiamo deciso di portarlo a termine – ha continuato la presidente della Pro Loco -. Quello che vedete è di fatto il lavoro di Giancarlo, né più né meno. Un ringraziamento va ai numerosi sponsor che hanno sostenuto la pubblicazione, ma soprattutto a tutte le persone che Giancarlo è riuscito a coinvolgere in questo progetto, a tutti coloro che hanno dato il materiale fotografico di cui, purtroppo, non abbiamo trovato traccia nei materiali di Papini che abbiamo messo in ordine dopo la sua scomparsa”.

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Il vicesindaco Aldo Valsecchi

“Giancarlo sarà sempre presente su questo territorio che tanto ha amato e lo ringraziamo per averci lasciato questo capolavoro – ha detto con emozione il vicesindaco Aldo Valsecchi -. Papini ci ha lasciato un ricordo, un ricordo che vive nel nostro cuore. Anche se non ci sono tante parole, in queste fotografie si possono leggere tante cose: a vedere certe immagini io ci leggo tutta la mia vita, vedo la società di un tempo che non ho conosciuto, vedo il periodo in cui sono nato e cresciuto… Questo libro è un bellissimo racconto che ti prende, nel guardare queste fotografie ognuno può leggere se stesso”.

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Luciano Iachetti

Particolarmente sentito il ricordo dell’amico Luciano Iachetti che questo progetto l’ha visto nascere: “Giancarlo Papini è stato un amico vero, sincero, generoso. La nostra è stata un’amicizia di lunga data, nata quando entrambi tiravamo calci a un pallone, poi è rimasto al mio fianco ogni volta che ho avuto bisogno di un amico. Ricordo ancora quando, nello studio di casa mia, mi parlò del progetto che aveva in mente ‘un racconto per immagini di Calolzio nel tempo’. Un progetto che ha visto poi anche il fondamentale apporto di Ivo Bonaiti. E così, noi tre, quasi per scherzo, abbiamo iniziato a lavorarci…”.

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Presente anche l’architetto Daniele Maggi che si è occupato di tracciare l’evoluzione urbanistica della città: “Calolziocorte magari non può piacere a tutti, ma è la nostra città e proprio quest’anno festeggia i vent’anni da quando è diventata città”.

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L’architetto Daniele Maggi

Alla presentazione, con grande emozione, ha partecipato anche la famiglia di Giancarlo Papini: la moglie Fulvia, i figli e i nipoti, uno dei quali ha fatto rivivere le parole del nonno leggendone la prefazione che aveva preparato. Non un semplice libro, ma un prezioso pezzo di storia che ha lasciato in eredità una persona che ha amato Calolziocorte.

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