Polo scolastico collinare, Carenno invita i sindaci a passare dalle parole ai fatti

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Pigazzini ha inviato ai sindaci un documento d’intenti per la costituzione del polo scolastico collinare

Il sindaco di Carenno: “E’ il momento di prendere delle decisioni per passare dalle parole ai fatti”

CARENNO – “E’ il momento di prendere delle decisioni per passare dalle parole ai fatti”. Il sindaco di Carenno Luca Pigazzini ha inviato a tutti i comuni dell’istituto comprensivo di Calolziocorte un documento d’intenti per la costituzione di un polo scolastico collinare.

Un tema stringente che è diventato ancor più attuale con la chiusura della scuola di Rossino. “Spesso, tra sindaci, ci siamo ritrovati a parlarne ma non è ancora stato fatto nulla di concreto. Il documento intende fissare un punto d’inizio”.

Il documento, stante il calo demografico che sta interessando tutti i comuni, prende le mosse dalla decisione del comune di Calolziocorte “di non rendere disponibile per l’attività didattica, a causa di ragioni di sicurezza, già dal prossimo anno scolastico 2019/2020 gli spazi del plesso scolastico di Rossino anche per le classi 4^ e 5^”.

“Se si vuole un plesso Collinare e non c’è più Rossino, faccio fatica a pensare a un posto diverso da Carenno per la sua realizzazione – ha detto il sindaco Pigazzini -. E’ necessario ragionare su un percorso che possa garantire servizi per la conservazione e difesa della zona collinare ed evitare lo spopolamento”.

L’idea è quella di offrire un’alternativa alle famiglie, soprattutto quelle di Rossino, Lorentino e Sopracornola, che poi potranno decidere dove portare i figli a scuola: “E’ importante passare dalle parole ai fatti, poi saranno le famiglie a decidere dove iscrivere i propri figli”.

La scuola di Rossino

Il documento

Dal prossimo anno, nella fascia collinare dell’istituto comprensivo risulteranno attivi i seguenti plessi scolastici:

  • Infanzia di Lorentino
  • Infanzia di Erve
  • Primaria di Erve
  • Primaria di Carenno
  • Secondaria di primo grado di Carenno

Valutato importante mettere in atto azioni per preservare l’attività didattica nei suddetti plessi quali importanti presidi di socialità per il territorio, pur nel rispetto delle scelte delle famiglie al momento delle iscrizioni ai vari ordini di scuola, ma nella convinzione dell’importanza della costituzione di un polo scolastico collinare, i comuni facenti parte dell’istituto comprensivo di Calolziocorte condividano le seguenti azioni da mettere in atto:

I comuni facenti parte dell’istituto comprensivo di Calolziocorte, con l’obiettivo di costituire un polo scolastico collinare all’interno del territorio dell’istituto comprensivo, si impegnano a:

  • definire accordi per l’organizzazione del servizio trasporto che favorisca la fruizione dei plessi per i cittadini residenti in questa parte del territorio dell’istituto comprensivo, quanto meno a pari condizione rispetto a quelli del fondo valle;
  • definire agevolazioni tariffarie per il servizio di refezione scolastica che non riguardino più esclusivamente i residenti che frequentano la scuola del comune di residenza, ma anche i residenti che frequentino le scuole degli altri comuni facenti parte dell’istituto comprensivo in modo da garantire parità di accesso a questo servizio a tutti i residenti;
  • garantire, in caso di assenza in futuro di numeri sufficienti, il mantenimento dei plessi indicati in premessa impegno a orientare le scelte delle famiglie per il mantenimento degli alunni all’interno del polo scolastico collinare;
  • richiedere alle competenti autorità scolastiche di valutare all’interno delle offerte didattiche, proposte innovative e progettate sulle caratteristiche dei plessi collinari in modo da poter garantire anche una capacità attrattiva nelle scelte da parte dei genitori derivanti da una qualità diversificata dell’offerta formativa.

Decisione alle Giunte

Il documento è stato inviato a tutti i comuni dell’istituto comprensivo con la richiesta alle diverse Giunte di approvarlo, oppure respingerlo, nel giro di quindici giorni.

“E’ il momento di decidere la strada che si vuol prendere – ha concluso il sindaco – onde evitare di vedersi mancare la terra da sotto i piedi come è successo per la scuola di Rossino”.