Scuola. Nuovo anno ma stessi problemi, la lettera del papà di una ragazza disabile

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Elio Canino in una foto d'archivio ai tempi di una protesta portata avanti nel 2015 per garantire i diritti della figlia Giada e di tutti i bambini

Elio Canino non ha mai smesso di lottare per i diritti di sua figlia

“Ho grande rispetto per gli insegnanti, ma sono deluso dal sistema scolastico italiano”

CALOLZIOCORTE – Dopo mesi complicati gli studenti, pur tra mille incertezze, sono tornati a scuola. Nel nostro Paese, però, c’è chi in una situazione di difficoltà dove superare sempre qualche ostacolo in più. Elio Canino è il papà di Giada, una ragazza solare, con una grande passione per il ballo, con sindrome di Down. Tutti lo conoscono per la sua tenacia nella lotta per affermare i diritti di sua figlia e di tutte le persone disabili. All’inizio della scuola (Giada frequenta il primo anno delle scuole superiori) ha voluto condividere una riflessione.

“Inizia un nuovo anno scolastico tra tanti dubbi e incertezze. Sapevamo che sarebbe stato particolarmente difficile a causa del covid-19, ma sia il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro Lucia Azzolina ci avevano assicurato che tutto sarebbe andato bene ma così purtroppo non è stato in molte città italiane.

Per mia figlia Giada si tratta dell’inizio di un nuovo percorso scolastico all’Istituto Rota di Calolziocorte, un’ottima scuola che si è organizzata in maniera esemplare per il rispetto delle norme anticovid, qualche difficoltà in più è stata causata invece dalla mancanza delle nomine degli insegnanti. Anche quest’anno Giada non ha iniziato la scuola nel migliore dei modi, mi spiego meglio: le è stata assegnata una insegnante di sostegno di ruolo con specializzazione per sole 6 ore settimanali poiché questa insegnante ha le altre ore in una 5^ classe. Fortunatamente, proprio in queste ore, abbiamo saputo che per le 12 ore che erano scoperte è stata nominata un’altra insegnante di sostegno. Basti pensare che a fronte di una richiesta della scuola di 5 insegnanti ne erano state nominate solo 2 per il sostegno, perciò potete immaginare le difficoltà per i ragazzi disabili e le loro famiglie.

Ho molto rispetto per tutti gli insegnanti che abbiamo conosciuto al Rota, tutti molto professionali e con tanta voglia di lavorare con Giada, sono invece molto deluso dal sistema scolastico italiano che ogni anno mette a dura prova sia i ragazzi con disabilità che le loro famiglie. Quest’anno ci sono stati dei cambiamenti: per la prima volta le nomine degli insegnanti di sostegno vengono fatte prima rispetto agli anni passati, però rimane il problema della mancanza di insegnanti specializzati. Nei prossimi giorni, quindi, si faranno le nomine delle altre fasce cioè di quei precari che andavano stabilizzati prima. A oggi sono 100.000 le nomine da effettuare e poi bisogna sostituire i 1300 insegnanti colpiti dal covid.

Proprio ieri, a Roma, un ragazzo autistico è stato rimandato a casa per mancanza di insegnante, a Pisa è successa la stessa cosa con un bambino di 6 anni con sindrome di Down. Sul profilo Facebook “Noisiamotuttigiada” ho pubblicato un post per chiedere come è la situazione in Italia e posso assicurare che in tutte le regioni mancano gli insegnanti di sostegno. Un’altra cosa incomprensibile che si somma a questa situazione è la paura di qualche insegnante di venire in Lombardia per il covid.

Dopo 20 anni di promesse non mantenute dai vari Governi, tagli alla scuola, ministri dell’istruzione miopi che hanno distrutto il sistema scolastico ci siamo stancati. Non è una questione di colore politico, di destra o di sinistra, perché il risultato è sempre lo stesso: le famiglie delle persone con disabilità non hanno voce e restano inascoltate. Per questo noi genitori di ragazzi disabili e persone con disabilità ci siamo uniti per creare un movimento nazionale, il Movimento Rivoluzione Umana, che si batte per i diritti delle persone più deboli. Ci siamo dovuti spostare su un piano politico perché la politica ci mette continuamente in difficoltà, come succede con la scuola. Sia attraverso le nostre associazioni, sia individualmente come genitori di ragazzi disabili abbiamo sempre combattuto restando troppo spesso inascoltati. Siccome non siamo più disponibili ad accettare questo sistema che nega diritti alle persone più deboli abbiamo deciso di dar vita al Movimento Rivoluzione Umana che sarà costituito formalmente a fine settembre. Vogliamo scendere in politica in prima persona perché altrimenti restiamo solo un voto da conquistare nel periodo delle elezioni e non cambia mai nulla.

Tornando alla situazione di mia figlia posso dire che Giada è stata fortunata mentre in Italia ci sono disabili abbandonati a loro stessi. Il punto, però, è che siamo qui a parlare di ‘fortuna’ quando invece, in un paese civile, dovremmo parlare diritti garantiti”.