Scuole, lo sfogo di un genitore: “Mancano insegnati, famiglie in difficoltà”

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Elio Canino denuncia una situazione generalizzata

“Governo assente. Siamo preoccupati, quando si risolverà questa situazione?”

CALOLZIOCORTE – “A dieci giorni dall’inizio della scuola mancano ancora troppi insegnanti”. La denuncia arriva da Elio Canino, papà di una ragazza disabile, che da sempre segue da vicino sua figlia nel percorso scolastico assicurandosi che tutto possa funzionare nel migliore dei modi.

“Questa volta, però, la disabilità di Giada non c’entra: le insegnanti di sostegno di cui ha bisogno le sono state garantite, il problema riguarda tutta la scuola. Nonostante l’immenso lavoro della dirigenza, nella classe di mia figlia mancano ancora cinque insegnanti – racconta -. Una situazione generalizzata, che purtroppo riguarda molte scuole della provincia di Lecco e d’Italia. La cosa preoccupante in tutta questa situazione è l’assenza del Governo che ha lasciato sole le scuole”.

In un recente incontro avuto con la dirigenza dell’istituto superiore calolziese che da quest’anno frequenta la figlia ha potuto apprezzare gli sforzi messi in campo dalla scuola per garantire la normale frequenza dei suoi alunni: “Il dirigente e il suo staff stanno facendo i salti mortali lavorando giorno e notte per cercare di coprire le cattedre mancanti ma dopo le nomine effettuate in ritardo ora la scuola si trova a fare i conti con gli insegnanti che non accettano il posto”.

Una situazione che sta mettendo a dura prova tutte le famiglie: “Non essendoci i professori le famiglie sono costrette a fare i conti con riduzioni di orario scolastico e relative difficoltà organizzative. Tutti sappiamo quanto possa essere difficile per dei genitori che lavorano conciliare le esigenze famigliari con il lavoro”.

La critica di Elio Canino è diretta al Governo: “Purtroppo il Governo è totalmente assente. Non è possibile lasciare le scuole in questa situazione e far ricadere sulle famiglie tutti i problemi causati da una cattiva gestione. Quello che più mi preoccupa è che le lezioni sono ormai cominciate da una decina di giorni e, purtroppo, questo momento di impasse non pare possa risolversi in brevissimo tempo. Fortunatamente la scuola, come nel nostro caso, è fatta di persone che ci stanno mettendo il massimo impegno e per questo le ringrazio. Il Governo, al contrario, dovrebbe capire che non è giusto che a pagare siano sempre le famiglie”.