Negli ex spazi della biblioteca, ora ci sono le tre sezioni della scuola secondaria di primo grado
Gli studenti: “E’ davvero bello e stimolante entrare in una scuola luminosa, colorata e accogliente”
VERCURAGO – “Una cerimonia semplice ma molto significativa perché l’inaugurazione di una scuola, per una comunità, è un momento molto importante, forse il più bello. Significa investire nel futuro, investire nei nostri giovani, investire nella sapienza e nell’educazione. In un momento in cui alcuni valori stanno cedendo, istruire ed educare è quanto mai importante”.
Il sindaco di Vercurago Roberto Maggi ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione della nuova scuola secondaria di primo grado creando quella che si configura come una cittadella scolastica con le scuole elementari (poco più di un centinaio di studenti) accanto alle scuole medie (una settantina di studenti).

Un progetto partito da lontano e portato avanti con forza dai sindaci Antonio Moretti, prima, e Carlo Greppi e Paolo Lozza. La soluzione migliore, che potesse andare incontro alle esigenze della comunità, è maturata negli anni fino a trovare la giusta occasione con lo spostamento della biblioteca civica accanto al comune e l’importante opera di sistemazione dei vecchi spazi per ospitare la scuola secondaria di primo grado.

“Abbiamo così ottenuto due obiettivi con una idea che è stata pensata attentamente – ha continuato il sindaco Maggi -. Ringrazio anche gli insegnanti e gli studenti perché senza di solo questo progetto non sarebbe andato in porto. Con loro c’è stata una ottima collaborazione, insieme, abbiamo deciso di mettere degli armadietti personali che danno un tocco di colore. Un grazie anche ai cittadini che hanno sostenuto il progetto e, anche la chiusura della strada valutata per ragioni di sicurezza, è stata accolta senza particolari criticità”.

Quindi, a nome del consiglio comunale dei ragazzi, Cecilia Novati ha ringraziato la comunità a nome di tutti gli studenti: “E’ davvero bello e stimolante entrare in una scuola luminosa, colorata e accogliente. E’ stato coinvolgente, oltre che interessante, avere l’opportunità durante la costruzione di dare il nostro contributo. Ci siamo sentiti attori di questo grande progetto e abbiamo spesso parlato dell’importanza di avere spazi nuovi, ma oggi vogliamo parlare anche del futuro e del fatto che vogliamo prenderci cura di questa scuola per migliorarla ogni giorni e rispettarla. La scuola, per noi, deve continuare a essere un luogo di crescita dove ci si sente accolti e protetti, una seconda casa e ci teniamo che diventi sempre più funzionale per noi e per i ragazzi che verranno dopo di noi”.

Nel giardino è stato poi piantato l’Albero della Libertà che rappresenta il legame con la vecchia scuola: “Simbolo di rispetto dei diritti e della pace, abbiamo deciso di collocarlo all’ingresso per accogliere chi vi entra ricordando valori imprescindibili”.

Alla cerimonia hanno partecipato il provveditore Adamo Castelnuovo, il dirigente dell’istituto comprensivo di Calolziocorte Andrea Fidone, il Prefetto di Lecco Paolo Ponte, oltre alle autorità civili, militari e religiose.

Tutti hanno rimarcato l’importanza di questa inaugurazione: “Oggi abbiamo avuto un esempio di come saranno i cittadini di domani: ragazzi pronti a portare avanti i valori della nostra Costituzione e della cittadinanza attiva. Abbiamo davanti giovani che sono pronti a prendersi cura degli altri”. “Un momento importante per la comunità scolastica di tutta la provincia – ha detto il provveditore Castelnuovo -. Inaugurare degli spazi significa inaugurare delle vite. Queste mura sociali e di emotività sono quelle che costruiranno i nostri studenti come cittadini consapevoli del futuro”.

Prima del taglio del nastro ufficiale, la benedizione del parroco di Vercurago don Andrea Pirletti. La cerimonia, condotta da Sara Amigoni (bibliotecaria e responsabile dell’ufficio scuola), si è conclusa con la visita dei nuovi spazi guidati dall’architetto Claudio Consonni (responsabile del settore edilizia del comune di Vercurago) e dall’ingegner Fernando De’ Flumeri che ha seguito il progetto.

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