Casatenovo, coronavirus: una ventina di casi in paese. Galbiati: “E ci sono anche gli asintomatici”

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La lettera del sindaco di Casatenovo, medico al Niguarda di Milano

Appello a rispettare le disposizioni e a restare a casa per evitare il diffondersi del contagio

CASATENOVO – Una ventina di casi positivi al covid 19 in  paese. Ad aggiornare sulla situazione è il sindaco Filippo Galbiati con una lettera rivolta ai proprio concittadini, richiamando ognuno a svolgere il proprio ruolo, con grande senso di responsabilità. Medico all’ospedale Niguarda, Galbiati è impegnato in prima linea a fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Sono forzatamente (per ragioni di impegno professionale) un po’ assente da Casatenovo, da due settimane. Mi spiace per questo, ma voglio garantire che l’Amministrazione comunale prosegue nel suo costante impegno in queste giornate difficili in stretto coordinamento con Ats, Prefettura, Provincia, Sindaci del territorio, Protezione civile grazie all’impegno di Vicesindaco, Giunta e Consiglieri comunali ed il lavoro prezioso dei dipendenti comunali, che con me hanno un contatto quotidiano”.

Anche a Casatenovo il numero di persone positive al tampone è risultato in aumento e inevitabilmente crescerà ancora. Anche se, Galbiati, precisa, “quel numero è una sottostima, in quanto riguarda esclusivamente le poche persone, sintomatiche, sottoposte ad accertamenti. Quasi certamente molti di più sono i soggetti con infezione latente, fortunatamente asintomatici, che superano l’infezione senza complicanze anche nel nostro paese. Questi soggetti, fortunatamente con pochi o senza sintomi, sono comunque una fonte di espansione del contagio nel momento in cui mantengono contatti personali non rispettando le indicazioni di Governo e Regione”.

Da qui l’invito a stare in casa e osservare le disposizioni previste dal Governo: “Facciamo tutti assieme qualche sacrificio, stando in casa e rinunciando ad atteggiamenti che magari possono apparirci innocui ma che in realtà possono esporre soprattutto le persone più fragili a gravi rischi. I riferimenti per i bisogni di ordine sociale / gestionale sono stati ampiamente diffusi. Ringrazio, di cuore, tutti assieme, i tanti che mi hanno trasmesso messaggi di incoraggiamento personale. Rinnovo l’invito, per chi ne ha la possibilità, a sostenere la campagna della Fondazione comunitaria lecchese a favore dell’Asst di Lecco.

Gli operatori sanitari del nostro Ospedale, il Mandic, stanno sostenendo sforzi immani, ve lo garantisco. Facciamo sentire loro il nostro affetto e aiutiamoli.

Valuteremo nelle prossime settimane, per quanto nella possibilità del Comune e seguendo con attenzione i margini che avremo dai provvedimenti governativi, misure di sostegno al commercio di vicinato locale ed alle nostre attività produttive, che vivono settimane di profonda crisi”.