Il Ponte di Paderno riapre un mese prima: dall’8 novembre di nuovo transitabile FOTO

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Sopralluogo dell’amministratore delegato di RFI al cantiere del ponte sull’Adda

L’annuncio: “I lavori procedono, anticipiamo di un mese l’apertura”

PADERNO – Dopo mesi di disagi, la viabilità al confine tra le province di Lecco e Bergamo potrebbe presto tornare alla normalità e prima di quanto previsto: la buona notizia è arrivata oggi, giovedì 5 settembre, nel corso del sopralluogo al Ponte San Michele dove continuano i lavori di messa in sicurezza della storica infrastruttura tra i comuni di Paderno e Calusco.

Al centro l’ad di RFI, Maurizio Gentile

“Ci sono le condizioni per anticipare di un mese la riapertura del traffico stradale. La nuova data stabilita è quella dell’8 novembre” ha fatto sapere, intervenendo con i giornalisti, l’amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile.   

“Il lavori procedono, abbiamo iniziato in sordina – ha spiegato Gentile – L’intervento è complesso e il progetto esecutivo è accompagnato da un progetto di dettaglio, affinché vengano sostituite in modo chirurgico le attuali aste del ponte”.

Il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio, il collega di Calusco Michele Pellegrini, l’ad di Rfi Maurizio Gentile e l’assessore regionale Claudia Terzi

Un’operazione non senza difficoltà: “Era necessario verificare quanti ponteggi si potevano montare, perché, con il vento, avrebbero potuto mettere a rischio la stabilità del ponte. Superate le difficoltà iniziali, il lavoro ha preso il suo verso e sta procedendo”.

L’ingegner Mino Francesco Carera, direttore tecnico dell’impresa Notari, ha guidato il sopralluogo in cantiere. Presenti l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi, il sindaco di Paderno Gianpaolo Torchio e il collega di Calusco Michele Pellegrini. 

La spettacolare vista sull’Adda

Camminando nel “ventre” del ponte, dove fino al 14 settembre dello scorso transitavano le carrozze della linea Lecco – Bergamo, è stato possibile rendersi conto ancora una volta del gioiello architettonico e ingegneristico rappresentato dal ponte San Michele, costruito tra il 1887 e il 1889. E capire, una volta ancora di più, la complessità e la meticolosità di un intervento in corso di svolgimento a più di 80 metri di altezza dal suolo.

Uno dei ponteggi sospesi ancorati con delle corde di ferro al ponte San Michele

“E’ un cantiere bellissimo, che continua a darci emozioni” ha raccontato Carara, camminando lungo l’arcata del viadotto. “Come se ti chiedessero di sistemare San Pietro o la Tour Eifell”.  190mila le ore di lavoro in cantiere dall’inizio dei lavori a oggi, con fino a 40 persone presenti in cantiere contemporaneamente tra tecnici e operai. A questi vanno aggiunti i 25 ingegneri e geometri addetti alla progettazione, al coordinamento e alla direzione dei lavori.

L’ingegner Mino Francesco Carera

Per lavorare e permettere la riapertura il più velocemente possibile del ponte sono stati utilizzati innovativi sistemi di ponteggi sospesi, permettendo così di lavorare con agilità a 85 metri di altezza.

ECCO ALCUNE FOTO DEL SOPRALLUOGO DI OGGI