Lago di Sartirana, dalla Regione le “regole” su accessi e pesca

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Lago di Sartirana divieto accesso

Il Comune ha presentato una richiesta di parere in Regione dopo l’istanza di riapertura avanzata dai pescatori

Robbiani: “Non vi sono posizioni intransigenti o posizioni possibiliste: chi amministra deve muoversi nel solco della applicazione delle regole”

MERATE – Il lago di Sartirana resta chiuso al pubblico fino al 15 giugno. Non solo, ma la zona A, considerata quella da tutelare maggiormente a livello naturalistico, ovvero quella a Nord verso Cassina, resterà off limtis fino al 31 luglio. E non si potrà pescare, in nessuna parte del lago, fino a fine giugno. E’ questo il chiarimento giunto giovedì dalla Regione a cui l’amministrazione comunale aveva presentato una richiesta di parere in merito all’interpretazione da fornire ai regolamenti attualmente in vigore per l’area della riserva del lago di Sartirana.

Lunedì scorso, nel corso del consiglio di gestione della riserva del lago di Sartirana, la società La Briantea, presieduta da Giorgio Fumagalli, aveva presentato per conto dei pescatori un’istanza per chiedere di poter applicare il divieto di accesso previsto dal piano del SIC del 2011 solo sulla porzione indicata come zona A e non su tutta la Riserva come invece indicato dal piano di gestione del 1990 (tuttora vigente), chiedendo quindi la riapertura della zona B, permettendo quindi di poter pescare nella porzione lacustre, adiacente all’ingresso principale.

Una richiesta avallata dalla maggioranza dei rappresentanti del consiglio di gestione, a cui ha fatto seguito la presentazione, il 4 maggio, del quesito urgente alla regione Lombardia, direzione generale Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Unione Organizzativa Parchi, Aree protette e Consorzi di Bonifica, chiedendo quale interpretazione dare alle norme visto che i due piani prevedono modalità differenti di accesso al sito.
“Regione Lombardia, sempre in data 4 maggio 2021 ha risposto che le indicazioni previste nei due strumenti vigenti (Piano della Riserva e Piano del SIC) sono da applicarsi in maniera complementare ovvero nella versione più estesa come correttamente fatto dall’Ente Gestore” puntualizza l’assessore all’Ambiente Andrea Robbiani, richiamando quando previsto dal piano della riserva, approvato nel 1990 e dal piano del Sic, approvato con delibera di Consiglio Comunale nel 2011.

“Concludo, confermando che il comune di Merate, attuale gestore della riserva, deve necessariamente tenere conto dei regolamenti vigenti che tutelano l’ecosistema del lago di Sartirana e, pur comprendendo le istanze delle associazioni dei pescatori, si deve necessariamente seguire la via del rispetto delle regole. Non vi sono posizioni intransigenti o posizioni possibiliste: chi amministra deve muoversi nel solco della applicazione delle regole. Detto questo, si conferma che il redigendo piano integrato, che verrà adottato nei prossimi mesi, contiene una serie di misure che permetteranno una maggiore fruizione della zona B, andando finalmente a superare gli attuali strumenti regolatori”.