100 anni Alpini Lecco, una targa per ricordare dove tutto ebbe inizio

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“I valori non cambiano, sono sempre gli stessi. Ripartiamo con forza tutti insieme”

Nella serata di ieri, mercoledì, è stata scoperta la targa posta all’ex albergo Croce di Malta

LECCO – “Sotto il cappello batte un cuore grande. Gli Alpini, si sa, lavorano col cuore, con semplicità, con umiltà accontentandosi di un semplice grazie. Vogliamo andare avanti insieme, con tutte le istituzioni, perché loro hanno bisogno di noi. Da stasera, dopo 100 anni, qui ci dobbiamo promettere una ripartenza tutti insieme, nessuno escluso. I valori non cambiano, sono sempre gli stessi, e per quelli dobbiamo lavorare e collaborare anche se ci saranno contrasti. La sezione Ana di Lecco ha dimostrato che, se si cammina tutti insieme, i risultati si raggiungono”.

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A destra, il presidente Marco Magni

Un discorso a tratti vibrante quello del presidente della sezione Ana di Lecco Marco Magni durante una sentita cerimonia per l’inaugurazione della targa commemorativa del centenario di fondazione che si è tenuta mercoledì sera, davanti allo storico palazzo all’angolo tra via Roma e via Cavour, già sede del comune, poi sede del rinomato albergo Croce di Malta. Proprio lì, cento anni fa, ebbe inizio la storia della sezione Ana di Lecco.

“Abbiamo il sacrosanto dovere di trasmettere i valori che ci ha lasciato chi è morto sui campi di battaglia – ha continuato Magni -. Dobbiamo farlo per i nostri giovani, per chi ha bisogno, per chi è in difficoltà, per gli anziani, per tutti quelli che bussano alla nostra porta. E un ringraziamento lo dobbiamo anche alle donne sempre al nostro fianco, perché ci sostengono e perché gli Alpini hanno un grande rispetto delle donne. E a chi ha tentato di infangare il nostro nome dico mi dispiace, ma qui non si passa. Il cappello ha dato tutte le risposte che doveva dare, senza troppe parole ma coi fatti. Qui oggi dobbiamo ripartire con forza, coraggio, determinazione, umiltà e anche semplicità, ma dobbiamo farlo tutti insieme. Viva l’Italia e viva gli Alpini”.

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Dopo l’ammassamento in piazza Garibaldi autorità militari, civili e religiose, insieme ai labari e ai gagliardetti dei numerosi gruppi del territorio, si sono schierate davanti allo storico palazzo al civico 41 di via Roma. Presenti la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il sottosegretario di Regione Lombardia Antonio Rossi, una folta delegazione di sindaci del territorio, il Comandante del V Reggimento Alpini Colonnello Massimiliano Cigolini e in rappresentanza del comando delle truppe alpini il Tenente Colonnello Mario Renna, insieme ai consiglieri nazionali dell’associazione Renato Spreafico e Mario Penati.

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La cerimonia, condotta dal vicepresidente Emiliano Invernizzi, dopo l’ingresso del gonfalone della città e del labaro della sezione Ana di Lecco, è iniziata con l’alzabandiera quindi il momento più importante con l’inaugurazione della la targa del centenario prima della benedizione da parte di monsignor Davide Milani.

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“Questa sera possiamo fare un miracolo, provare a trasformare questa pietra e dargli carne – ha detto il prevosto di Lecco -. Questo miracolo è possibile grazie a tutto quello che gli Alpini hanno fatto e continueranno a fare. Se da questa sera, passando di qui, guarderete questa lapide con orgoglio, ammirazione e impegno e vi chiederete anche cosa fare per poter imitare quello che hanno fatto gli Alpini in questi 100 anni, allora questa lapide diventerà di carne e continuerà a dare calore e sostanza alla nostra città. Agli Alpini invidio il fortissimo senso di appartenenza, un legame davvero forte: in un’epoca in cui vogliamo essere liberi da tutti, vogliamo poter cambiare idea, cambiare i nostri connotati, vogliamo cambiare l’appartenenza, essere liberi di fare quello che vogliamo, voi ci insegnate che bisogna essere fedeli e avere il coraggio di essere quelli che si è sempre stati. Cosa ci insegna questa lapide? Noi abbiamo bisogno di guardare un po’ indietro, a ciò che ha storia. Questa lapide dice di una presenza a Lecco che ha cento anni e allora proviamo a guardare anche ai prossimi cento anni: in una società che vuole tutto subito, proviamo a impegnarci adesso per qualcosa che darà i suoi frutti tra 100 anni”.

Durante la cerimonia sono stati ricordati gli Alpini che sono andati avanti, poi sono stati rivolti i ringraziamenti a tutte le istituzioni e alle associazioni che hanno accompagnato l’Ana di Lecco durante questo primo secolo di vita. Un ringraziamento anche alla presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi e al direttore dell’Asst di Lecco Paolo Favini simboli dell’impegno profuso, proprio sostenuti degli Alpini, per far fronte all’emergenza covid.

“Per noi sindaci sapere che voi Alpini ci siete è sempre una garanzia – ha detto il sindaco Mauro Gattinoni a nome di tutti i sindaci lecchesi -. Esprimete i valori più profondi e i vostri volti esprimono la parte più bella dell’essere umano. Vi stringo in un grandissimo abbraccio, vi rivolgo un enorme grazie e vi faccio tanti auguri per il vostro e nostro futuro insieme”. “Siete l’espressione più bella per i valori di tenacia e sacrificio che portate nelle nostre comunità – ha detto la presidente della provincia Alessandra Hofmann -. Gli Alpini sono un esempio da cui trarre spunto, viva l’Italia e viva gli Alpini”. Ha partecipato alla cerimonia, come Alpino, anche il sottosegretario di regione Lombardia Antonio Rossi a cui sono andati i ringraziamenti della sezione Ana.

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La cerimonia si è chiusa con il ricordo di tutti i presidenti che si sono succeduti in questi 100 anni e con l’ammainabandiera. Una bella cerimonia animata dalla banda degli Alpini e vissuta al fianco della comunità, in attesa del grande evento in programma il 22-23 ottobre quando a Lecco si terrà il raduno del 2° Raggruppamento per il quale sono attesi in città oltre 20mila Alpini.