60 mila assistenti civici per controllare il distanziamento sociale, in arrivo il bando

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L’annuncio del Ministro Boccia, il bando per la selezione verrà pubblicato in settimana dalla Protezione Civile

Possono candidarsi i cittadini “inoccupati, senza vincoli lavorativi, anche percettori del reddito di cittadinanza e chi usufruisce di ammortizzatori sociali”

LECCO – 60 mila assistenti civici per ricordare ai cittadini le regole del distanziamento sociale e aiutare i sindaci a farle rispettare. Il bando per la selezione dei volontari sarà pubblicato questa settimana dalla Protezione Civile. Lo ha annunciato nelle scorse ore il Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia insieme al presidente Anci Antonio Decaro.

“Abbiamo dato il via all’accordo che ha dato vita al bando che sarà online già in settimana – ha fatto sapere il ministro con un post sulla sua pagina facebook – per partecipare basterà compilare il form sul sito della Protezione civile, seguiranno i dettagli”.

Il bando sarà rivolto a tutti i cittadini che desiderano svolgere attività di volontariato, con precedenza per inoccupati, per chi non ha vincoli lavorativi, anche percettori del reddito di cittadinanza o usufruisce di ammortizzatori sociali. Saranno individuati su base volontaria, coordinati come sempre nell’emergenza dalla Protezione civile, che indicherà alle Regioni le disponibilità su tutto il territorio nazionale. Saranno impiegati direttamente dai sindaci per svolgere attività sociali indicate dal comune di appartenenza. “L’obiettivo è potenziare la rete di chi collabora sul territorio al rispetto del distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione”.

“Stiamo progressivamente entrando in una nuova normalità c’è una graduale ripresa delle attività produttive e i cittadini stanno, giorno dopo giorno, tornando a popolare le città – ha detto Boccia – i Comuni, attraverso Anci, potranno avvalersi del contributo degli ‘assistenti civici’. Dopo le migliaia di domande di medici, infermieri e operatori socio sanitari, arrivate alla Protezione civile nel momento maggiore di emergenza negli ospedali italiani, ora è il momento di coinvolgere tutti i cittadini che hanno voglia e opportunità di dedicare una parte del loro tempo settimanale al Paese”.