Aggressione in stazione, il sindacato di Polizia fa un appello al nuovo Ministro

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L'auto della Polizia di Stato davanti alla stazione ferroviaria, in più occasioni scenario di episodi di violenza

Parla il sindacato di polizia Consap

“La gestione dei migranti è anche un problema di pubblica sicurezza”

LECCO – “La gestione dei migranti è anche un problema di sicurezza pubblica della quale il nuovo Ministro dell’Interno deve farsi carico”. Questo il commento del sindacato di polizia Consap dopo le brutali e gratuite aggressioni di un cittadino del Togo, irregolare in Italia e con precedenti di polizia, nel sottopasso della stazione di Lecco. Il ragazzo straniero immortalato dalle telecamere ha spedito all’ospedale due donne colpendole senza motivo.

Il nuovo Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – afferma il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone – certo sensibile al tema dei migranti, deve valutare attentamente il problema della sicurezza, purtroppo questi migranti non sono sempre e solo bambini e donne incinte alla fonda davanti ad un porto ma anche energumeni che vanno fermati e rispediti a casa senza se e senza ma”. L’impegno delle Forze di Polizia nel contrasto è costante e fruttuoso ma la mancanza della certezza della pena scaturente dalla farraginosità normativa vigente rischia di vanificare tutti gli sforzi, di donne e uomini della Polizia di Stato”.

“Nell’esprimere un augurio di pronta guarigione alle vittime la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (Consap) punta anche il dito sulla necessità di potenziare il controllo del territorio. La carenza di personale, ormai cronica, e maggiormente avvertita in realtà medio piccole come la città di Lecco, impediscono un’efficace azione di prevenzione soprattutto quando si verificano episodi come questo assolutamente imprevedibili ma l’impegno ed il sacrificio di questi colleghi, che hanno arrestato in brevissimo tempo l’aggressore, va adeguatamente motivato e tutelato: temi come i fondi il rinnovo del contratto ma anche la fornitura massiva di dispositivi di sicurezza come ad esempio i giubbotti di protezione sottocamicia necessari nei tanti episodi di aggressione che si sono verificati, diversamente da questo caso, con armi da taglio e da fuoco, devono entrare prepotentemente nell’agenda del nuovo titolare del Viminale, anche questo è un modo per combattere le devianze legate all’invasione indiscriminata ed incontrollata che si è verificata in questi anni, per affrontare come dicono nel nuovo governo “il tema dell’immigrazione a 360°”.