Airoldi e Muzzi e scuola: 12 mila ore di tirocinio e oltre 400 di alternanza

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Collaborazione con le scuole: opportunità per i giovani e gli Istituti

Ben 68 studenti per oltre 12 mila ore di tirocinio e 7 studenti per 413 ore di alternanza scuola-lavoro

LECCO – Numeri importanti per gli istituti riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco: ben 68 studenti per oltre 12 mila ore di tirocinio e 7 studenti per 413 ore di alternanza scuola-lavoro.

“Ho svolto il mio progetto di ‘alternanza scuola lavoro’ presso gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco, affiancando e osservando il lavoro dei fisioterapisti presenti nella Rsa. Questo progetto mi ha permesso di ‘uscire’ dalla parte teorica che imparo con i libri a scuola, e di fare un ‘tuffo’ nel mondo del lavoro”.

E’ questo, in sintesi, il giudizio espresso da Giona Belingheri, iscritto al quarto anno del liceo scientifico G.B. Grassi di Lecco, al termine dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro che l’ha coinvolto nelle scorse settimane per 20 ore. Un’esperienza estremamente positiva:

“Il mio obiettivo, quando avrò finito il liceo scientifico, è quello di iscrivermi alla facoltà di fisioterapia. Questa esperienza mi ha permesso di osservare e conoscere meglio l’attività dei fisioterapisti in un ambito sanitario. Prima conoscevo questa professione solamente in ambito sportivo; nel corso di questo progetto ho avuto l’occasione di accostarmi alla sofferenza delle persone, avvalorando maggiormente il ruolo del fisioterapista e motivando ancora di più la mia idea rispetto al futuro percorso di studi”.

Quella di Giona Belingheri è solo una delle numerose testimonianze positive pervenute agli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di Lecco da studenti che hanno avuto modo di compiervi un tirocinio o un progetto di alternanza. In totale, durante il solo 2018, ha coinvolto 68 giovani provenienti da 9 realtà formative regionali di livello superiore (università, centri professionali o istituti) per oltre 12.140 ore di tirocinio e 7 studenti delle scuole lecchesi (Liceo sociale Bertacchi, Liceo scientifico Maria Ausiliatrice e Istituto Greppi) per 413 ore di alternanza scuola-lavoro.

“Si tratta di numeri significativi – afferma la dottoressa Magda Fontanella, che presso gli Istituti Airoldi e Muzzi di Lecco gestisce il rapporto con i diversi mondi del sistema formativo – che in questo 2019 stanno ulteriormente crescendo, avendo firmato nuove convenzioni per l’alternanza tra cui il Liceo Scientifico Grassi e il Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco, oltre al CFPP di Consolida di via Montessori per una aiuto alla cura del parco”.

Sulla positività dell’esperienza agli Istituti, ecco la testimonianza di Linda Bianco: “Avere l’opportunità di imparare a relazionarmi con persone anziane, spesso con un decadimento cognitivo, è stato infinitamente prezioso per me. Ho avuto la fortuna di trovare un personale competente e molto disponibile nei miei confronti e in quelli degli ospiti. Ho passato due settimane splendide e ho potuto comprendere tantissime cose che prima studiavo solo sui libri scuola. Ma ciò che mi ha riempito di più il cuore di gioia è stato vedere sorrisi, su volti di persone che ne avevano bisogno. Il sorriso è la miglior terapia, sempre. E dopo questo tirocinio sono sempre più convinta di voler far questo nella vita: provocare un po’ di gioia nel cuore delle persone. Prendersi cura degli anziani è un po’ come prendersi cura di sé stessi. Perché alla fine tutti diventeremo anziani e a quel punto ci sarà qualcuno che si prenderà cura di noi, proprio come noi abbiamo fatto con loro”.

“Queste testimonianze fanno emergere il duplice livello, professionale e personale, svolgendo un tirocinio o un progetto di alternanza scuola-lavoro presso i nostri Istituti. – continua Magda Fontanella – Del resto il percorso che proponiamo agli studenti, d’intesa con il loro istituto scolastico di provenienza, è fortemente orientato a coniugare questi due aspetti, tra loro estremamente complementari. È un’esperienza coinvolgente e motivante, che mette al centro la persona e il dialogo tra due generazioni spesso vissute come estremamente distanti tra loro. Un dialogo che arricchisce e contribuisce a svelare al giovane le proprie attitudini e potenzialità, facendo scoprire nuove dimensioni di impegno. Fare un percorso di tirocinio presso i nostri Istituti significa misurarsi con il tema della umanizzazione delle cure e ha a che fare dunque con il prendersi cura della fragilità umana in tutti i suoi aspetti: da quello pratico-assistenziale a quello psicologico ed esistenziale. Chi si forma in ambito sanitario, così come chi vi lavora, si confronta con emozioni forti e con le grandi domande”.