Allestito il cantiere per il sottopasso di Chiuso, riunirà il quartiere

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Al via i lavori per il passaggio pedonale sotto la ferrovia

L’opera di 1,4 milioni è finanziata per un milione con risorse statali

LECCO – E’ una delle opere tra le più attese dai residenti di Chiuso da quando, anni or sono, è stato sbarrato il vecchio attraversamento ferroviario che consentiva di spostarsi tra la provinciale e Rivabella.

Da allora, i binari hanno diviso il quartiere e costretto gli abitanti a fare il ‘giro largo’ (dalla rotatoria all’altezza del cantiere della Lecco Bergamo) per raggiungere il lago.

L’annuncio dell’inizio dei lavori risale al 27 maggio scorso e oggi la realizzazione del sottopasso sembra cominciare: l’area dell’intervento è stata delimitata e sul posto sono comparsi i primi mezzi di lavoro.

Il manufatto, che troverà spazio accanto al vecchio passaggio a livello soppresso, insiste principalmente su aree di proprietà di RFI, a cui fanno capo i lavori di progettazione, appalto e realizzazione dell’intervento a fronte del protocollo siglato con il Comune di Lecco nel 2017.

L’opera ha un valore complessivo di 1.424.460 euro ed è finanziata per 1 milione di euro da risorse provenienti dal “Patto per la Regione Lombardia” sottoscritto il 25 novembre del 2016 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Lombardia per l’attuazione di interventi volti a promuovere lo sviluppo infrastrutturale, ambientale, economico e turistico della Regione.

I restanti 424.460 euro provengono dalle casse del Comune di Lecco.

“Personalmente sono molto soddisfatta. Abbiamo lavorato a testa bassa e gli step non sono stati facili da superare – commenta l’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini – tanti sono stati gli incontri e spesso ci siamo dovuti rapportare con interlocutori diversi in RFI. Importante è stata la collaborazione con il Comitato di Chiuso che ringrazio”.

Un’ultima criticità si era presentata alla fine del 2018 quando sulla Casa Cantoniera di via alla Spiaggia il Ministero per i beni e le attività culturali ha posto un vincolo di interesse culturale, che di fatto ne ha impedito la demolizione e obbligando a riprogettare la rampa di uscita verso la parte alta del quartiere.

L’apertura del cantiere è una buona notizia per i residenti. “Finalmente si inizia a fare sul serio” commentano dal rione.