Alto rischio di incendi, divieto assoluto di fuochi vicino ai boschi

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Regione ha disposto il divieto di accensione fuochi a tutela dei boschi per rischio incendi

Multe fino a 3,6 mila nelle zone a rischio 5 di Erve, Lecco, Lierna, Mandello, Torre de Busi e Valmadrera

LECCO – Allerta altissima per il rischio di incendi boschivi e le condizioni meteo, con assenza di pioggia e presenza di vento, sono particolarmente favorevoli al propagarsi di roghi. Lo ha rimarcato la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino ricordando le disposizioni che Regione Lombardia ha emanato a partire dal 28 gennaio.

Per tutta la durata del periodo di alto rischio su tutto il territorio regionale, sono applicate le norme relative alla difesa dei boschi dal fuoco di cui agli artt. 4 e 7 della Legge quadro in materia di incendi boschivi 21 novembre 2000, n. 353 e dagli articoli 45, comma 4 e 61, comma 9, della legge regionale n. 31/2008.

“Nell’arco temporale in cui vige il presente periodo di alto rischio di incendio boschivo il divieto di accensione, all’aperto, di fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiori a 100 metri è assoluto, senza eccezione alcuna, su tutto il territorio regionale” spiegano dalla Comunità Montana.

L’ente precisa che negli ambiti territoriali comunali ricadenti nelle classi di rischio 5 (per questa Comunità Montana i Comuni di Erve, Lecco, Lierna, Mandello del Lario, Torre de Busi e Valmadrera) per le trasgressioni al divieto di accendere fuochi, fare brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, utilizzare motori, fornelli o inceneritori che producano braci o faville, fumare e compiere qualsiasi altra azione che possa determinare pericolo di incendio accertate nei territori boscati e nei terreni coltivati, pascoli e incolti limitrofi alle aree boscate, si applica la sanzione amministrativa da 365,61 a 3.656,10 euro.

Al di fuori degli ambiti territoriali ricadenti nella classe di rischio 5, per le trasgressioni al divieto di accendere, all’aperto, fuochi nei boschi o a distanza da questi inferiore a 100 metri accertate, si applica la specifica sanzione amministrativa da 121,87 a 365,63 euro.

“In considerazione del perdurare della situazione di emergenza sanitaria in corso – è intervenuto il presidente della comunità montana Carlo Greppi – si confida nel senso di responsabilità di ciascuno al fine di non provocare ulteriori aggravi lavorativi ed occasioni di esposizione ai rischi di contagio per il personale sanitario, per le forze dell’ordine, per gli operatori dei Vigili del Fuoco e per il personale volontario antincendio boschivo”.