Anche i volontari di Lecco alla fiaccolata della Croce Rossa a Solferino

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Dieci mila volontari provenienti da tutto il mondo per la  grande fiaccolata di Solferino

Anche la Croce Rossa di Lecco ha partecipato all’evento

SOLFERINO / LECCO – La Croce Rossa di Lecco, lo scorso sabato,  ha partecipato alla fiaccolata di Solferino organizzata dalla Croce Rossa internazionale e Mezzaluna Rossa.

Un’esperienza indimenticabile per il gruppo di volontari del comitato che, in mattinata, sono partiti con destinazione Castiglione delle Stiviere per prendere parte all’annuale fiaccolata che, da ben 26 anni, raduna volontari provenienti da tutto il mondo.

La prima tappa del viaggio è stata Desenzano del Garda presso la torre di San Martino della Battaglia, simbolo del risorgimento italiano; dopo aver ammirato il panorama dalla cima della torre, i volontari sono ripartiti con destinazione Castiglione delle Stiviere.

“Da Castiglione abbiamo preso la navetta per Solferino e da lì è iniziata la nostra avventura: una suggestiva fiaccolata di 12 km, ripercorrendo i luoghi che ispirarono il nostro fondatore Henry Dunant nel 1859 quando, durante la battaglia di Solferino, decise di creare la nostra associazione – raccontano dal comitato – siamo quindi passati lungo il tragitto percorso dai soccorritori che trasportarono i feriti durante la battaglia”.

“Un appuntamento unico e suggestivo illuminato dalla luce di migliaia di fiaccole che, insieme all’entusiasmo dei volontari, ci ha fatto rivivere la magia della nostra storia, incontrando 10mila volontari provenienti da oltre sessanta nazioni diverse, unite sotto un’unica bandiera”.

Alle 20 una lunga scia di fiaccole ha preso il via dalla Rocca di Solferino e dopo oltre due ore di camminata è arrivata al campo base di Castiglione, concludendo l’impresa con un pizza party.

“Un’esperienza che qualsiasi persona, non solo volontaria croce rossa, dovrebbe vivere una volta nella vita, soprattutto in un momento come questo – concludono i volontari – in un mondo dove ormai vige sovrana l’indifferenza, la nostra associazione ricorda che come 160 anni fa, anche oggi, siamo tutti fratelli”.