Anche nel Lecchese è corsa ai test sierologici: al Cab più di 700 prelievi covid in pochi giorni

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Regione Lombardia ha autorizzato anche i centri privati a effettuare i test sierologici

Da giovani ad adulti, passando per aziende e attività commerciali: in tanti si stanno rivolgendo ai laboratori privati per effettuare lo screening

 

BARZANO’ – Dal figlio che vuole rivedere in sicurezza i genitori anziani ai ragazzi obbligati dalle mamme a verificare che quella febbre avuta a febbraio non fosse quel maledetto virus che ha letteralmente scardinato la nostra quotidianità. Ma anche tante aziende e piccole attività artigianali che hanno la necessità di avere qualche lume in più sullo stato di salute dei propri dipendenti.
Sono tante le persone che, in questi giorni, si stanno rivolgendo ai laboratori privati per sottoporsi ai test sierologici per rilevare la presenza nel sangue degli anticorpi anti coronavirus. Il via libera all’esecuzione, anche da parte di laboratori privati, dei test per la ricerca dell’ormai famose IgM e IgG del coronavirus è arrivato con la delibera della Giunta regionale del 12 maggio scorso.

In tanti a fare il test sierologico

E anche nel Lecchese le realtà private si sono subito rimboccate le maniche per offrire ai cittadini questo tipo di servizio. Al Cab Polidiagnostico è possibile sottoporsi al prelievo per la ricerca di covid 19 da lunedì scorso, 18 maggio. E anche qui, come in altre parti della Lombardia, c’è stata subito la corsa al test, come conferma Paolo Godina, direttore del Cab. “Dal 18 al 21 maggio abbiamo effettuato almeno 700 analisi specifiche sul covid nei nostri centri prelievi di Barzanò, Merate, Erba, Arcore, Olgiate Molgora, Monticello, Oggiono, Casatenovo e Merone”.

Il dottor Paolo Godina

Il test consiste in un semplice prelievo di sangue venoso. “Non è necessaria la ricetta medica, ma consigliamo sempre di confrontarsi con il proprio medico di base prima di sottoporsi a questo genere di screening al fine di poter essere guidati anche nella diagnosi”.

La ricerca degli anticorpi

Grazie a questo prelievo si va a cercare la presenza degli anticorpi del coronavirus nel sangue. “A noi si rivolgono principalmente persone asintomatiche che magari hanno avuto sintomi influenzali nelle settimane o nei mesi scorsi. La loro è quindi una necessità di screening. Per questo la nostra indicazione, supportata anche da un confronto con altri medici e specialisti, è quella di ricercare solo le IgG, ovvero gli anticorpi che indicano un avvenuto contatto con il covid 19 tralasciando le IgM, che indicano invece un’infezione precoce o in atto. A differenza di quanto riscontrato da altri ceppi virali, abbiamo infatti visto che nel coronavirus i due anticorpi compaiono pressoché contemporaneamente. Non solo, ma le IgM per natura sono poco specifiche e possono dare adito a messaggi fuorvianti. A nostro giudizio è quindi superfluo nonché più costoso ricercarle entrambe: è sufficiente ricercare le IgG che ci danno conferma dell’avvenuto o meno contatto con il covid 19”.

L’esito del test

Chiaramente in laboratorio è possibile comunque eseguire sia la ricerca di IgG che IgM, così che il medico in casi specifici possa richiederle. Il tempo di attesa per il referto, in entrambi i casi, è al massimo due giorni. “Se si è negativi al sierologico, vuol dire che non abbiamo mai contratto il covid 19, mentre se si è positivi si potrebbe pensare di aver ottenuto il cosiddetto patentino di immunità. Una questione delicata e ancora per certi versi controversa. Siamo di fronte a un virus nuovo e non abbiamo ancora elementi sufficienti per stabilire quanto a lungo questi anticorpi possano proteggerci da una nuova eventuale reinfezione”.

Da lunedì verranno effettuati anche i tamponi

Da lunedì prossimo, anche il Cab effettuerà, presso le proprie sedi, i tamponi per la ricerca dell’Rna virale, l’unico strumento diagnostico che accerta la presenza del virus nel corpo al momento dell’esame e quindi l’eventuale contagiosità di una persona. “Ci siamo convenzionati con un laboratorio autorizzato e coordinato dalla direzione del Welfare regionale. A differenza di quanto previsto per i sierologici, sarà possibile sottoporsi al tampone per la conferma dell’infezione da Covid 19 solo su appuntamento”.

Test o tampone?

Il costo fissato è di 130 euro. “E’ una cifra piuttosto alta, ma è dovuta al fatto che dobbiamo far ricorso a un laboratorio terzo”. In caso di positività al tampone, non è tra l’altro previsto il rimborso di 62 euro, riconosciuto da Regione Lombardia: “Questo perché il nostro laboratorio non è convenzionato con il sistema sanitario nazionale. Siamo comunque soddisfatti di essere riusciti a inserire anche questo utile servizio nella nostra offerta. Saremo in grado di gestire la prenotazione dei tamponi nel giro di due giorni mentre l’esito verrà fornito entro 48 – 72 ore”.
Quanto alla scelta tra tampone e test sierologico, Godina ha le idee chiare: “Non ha senso effettuare dei tamponi, mi passi il termine, a capocchia. Nel caso di screening sierologico il tampone va fatto solo ai positivi agli anticorpi IgG, nelle persone sintomatiche invece il tampone serve per fare una diagnosi precoce”.