Animale e padrone nella stessa tomba: da oggi è possibile

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Il Consiglio regionale ha approvato le nuove norme in materia di attività funebre e cimiteriale

Su richiesta del defunto o degli eredi sarà possibile farsi seppellire con il proprio animale da compagnia

MILANO – Animale e padrone nella stessa tomba: per la prima volta in Italia sarà possibile seppellire gli animali da compagnia insieme al defunto.

Approvate oggi, martedì, in Consiglio Regionale le nuove regole in materia di attività funebre e cimiteriale.

Su richiesta o per volontà del defunto o degli eredi sarà possibile tumulare, previa cremazione e in teca separata, i propri animali da compagnia, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia.

Tra le altre novità approvate in Lombardia viene introdotta e riconosciuta la definizione del “centro servizi” inteso come impresa funebre che svolge attività in proprio e fornisce ad altre imprese funebri esistenti requisiti e servizi a norma di legge, e viene meglio definita e regolamentata l’attività di trasporto funebre.

Infine, venendo incontro alle esigenze delle imprese in una logica di semplificazione burocratica, l’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività funebre viene sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

Queste le novità principali della legge che modifica la parte del Testo Unico in materia di sanità relativa ai servizi funebri e cimiteriali, approvata oggi a maggioranza in Consiglio regionale con 41 voti a favore, 29 contrari e 1 astenuto.

“Il nostro documento fa da apripista nazionale, mettendo ordine a una materia complessa –ha sottolineato la relatrice del provvedimento Simona Tironi (Forza Italia)- E’ il primo provvedimento normativo in Italia che consente la possibilità di tumulare anche gli animali di affezione insieme al defunto, andando così incontro alle esigenze e alle richieste pervenute da più parti. Tra le innovazioni più significative c’è anche l’introduzione dei centri servizi, che permetteranno anche alle piccole imprese che vi aderiranno e li costituiranno, e che ci preme tutelare, di poter operare senza accollarsi costi eccessivi di personale e attrezzature per avere i requisiti necessari. Un’altra iniziativa importante -conclude la relatrice Tironi- è la creazione di una piattaforma informatica, capace di semplificare le procedure e fungere da vero e proprio database per la raccolta dati. Lo scopo è far sì che non si presentino mai più episodi vergognosi come quello avvenuto a Bologna, dove le autorità hanno riscontrato un vero e proprio “racket” delle pompe funebri”.