Antenna a Villa Vergano, i residenti in Comune: “Fermate i lavori”

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Alcuni residenti di Villa Vergano fuori dal Comune di Galbiate lunedì pomeriggio prima dell'incontro con gli assessori

Una quarantina di persone in Comune a Galbiate ha chiesto di fermare i lavori di costruzione dell’antenna telefonica a Vergano

L’assessore Paroli: “Installazione in regola, non possiamo fermare il cantiere”. Gli atti amministrativi in mano agli avvocati

GALBIATE – Hanno chiesto di fermare i lavori di installazione dell’antenna telefonica nella frazione di Vergano i tanti residenti che lunedì pomeriggio si sono trovati presso il municipio di Galbiate per un incontro con l’amministrazione. Ad accogliere la rappresentanza di cittadini, una quarantina di persone circa, sono stati gli assessori alle Opere Pubbliche Alessandro Paroli e all’Ecologia Carlo Mazzoleni, che, insieme al geometra Rodolfo Riva, si sono resi disponibili all’incontro per cercare di rispondere alle perplessità sollevate dai cittadini di Villa Vergano circa l’infrastruttura di proprietà della Wind/Tre in costruzione.

Le preoccupazioni dei cittadini

Come noto, nei giorni scorsi la comunità della piccola frazione galbiatese ha sollevato la polemica, denunciando tra le varie cose il mancato coinvolgimento dei cittadini da parte del Comune. All’assessore competente i residenti hanno inoltre espresso “seria preoccupazione” per la salute: “Diversi studi scientifici hanno dimostrato che esiste una correlazione tra alcune malattie e l’emissione di onde elettromagnetiche, essendo l’antenna molto vicina alle case vogliamo essere rassicurati” hanno ribadito più volte.

Opera ‘in regola’

Da parte sua, l’assessore insieme al geom. Riva ha chiarito l’iter dell’opera, cominciato a marzo dello scorso anno: “Si tratta, è bene ribadirlo, di un’infrastruttura privata, di proprietà della Wind/Tre, costruita su un terreno ceduto da un privato. A riguardo sono arrivati i pareri favorevoli della Comunità Montana e dell’Arpa, come Comune ci siamo interessati che tutto fosse in regola ma di fatto non esiste una legislazione che consente all’ente pubblico di vietare la costruzione se i prerequisiti sono rispettati” ha premesso Paroli.

I danni alla strada verranno risanati dall’impresa

Sui danni causati dai mezzi da lavoro alla strada agro silvo pastorale (vecchia strada comunale per Consonno) e ad alcuni terreni agricoli, compresi i muretti di contenimento di alcune proprietà in via Trieste, il geometra Riva ha fatto sapere che il Comune ha già provveduto a richiedere alla ditta la presa in carico del ripristino: “Ho effettuato l’ultimo sopralluogo a fine gennaio rilevando di persona i danni causati alla sede stradale dai bilici che hanno trasportato il materiale sul cantiere. Subito ho scritto all’impresa chiedendo di ripulire sia durante i lavori che al termine dell’installazione. Mi hanno risposto che provvederanno a ripristinare la situazione entro e non oltre il 15 febbraio” ha detto, aggiungendo: “Personalmente, ho fatto diverse osservazioni al progetto, chiedendo un parere anche alla Soprintendenza dei beni archeologici e paesaggistici: anche da parte loro nessuna contrarietà all’opera che, ribadisco, non è pubblica né voluta dal Comune di Galbiate. Aggiungo che da progetto iniziale l’antenna avrebbe dovuto essere alta oltre 34 metri ed essere ‘chiusa’ da una recinzione di metallo, ho richiesto e ottenuto di limitarla a 30 e di trovare una recinzione più estetica. Questo per rassicurare i residenti che il Comune non se n’è ‘lavato le mani'”.

“Terminata l’installazione – ha aggiunto l’assessore – il Comune richiederà all’Arpa rilevamenti periodici delle emissioni per verificare che siano nella norma e le comunicheremo puntualmente ai residenti” ha rassicurato. A fronte della richiesta di fermare i lavori, però, l’amministrazione ha chiarito: “Non ci è possibile, essendo tutto in regola, quello che possiamo fare è seguire passo dopo passo l’iter sorvegliando come possiamo”.

Gli atti in mano agli avvocati

L’unica possibilità potrebbe a questo punto essere una causa contro il privato che ha ceduto il terreno. A farlo sapere due avvocati presenti all’incontro, invitati dai cittadini, e che hanno fatto formale istanza per l’accesso agli atti amministrativi: “Dovremo leggere bene tutti i documenti ma se alla vendita il diritto di prelazione sul vicinato fosse stato leso ci sarebbero gli estremi per avviare una causa al privato” hanno chiarito “prima però dovremo studiare bene gli atti”.

La scritta polemica apparsa in via XXV Aprile a Vergano (foto Domenico D’Amico)

Il comitato ‘Ambiente e Salute a Villa Vergano’

Una piccola ‘scintilla’ che tiene accesa la fiamma della speranza per i residenti di Villa Vergano che, nel frattempo, hanno annunciato la costituzione di un comitato permanente dal nome ‘Ambiente e Salute a Villa Vergano’: “Abbiamo richiesto questo incontro per provare ad iniziare una collaborazione attiva con il Comune, aperta al dialogo e alla partecipazione – hanno fatto sapere – il prossimo 17 febbraio vorremmo riunirci in un Consiglio di Frazione per discutere del tema dell’antenna, il più urgente per noi. Nel frattempo continueremo a chiedere che i lavori di installazione vengano fermati fino a che la situazione non sarà chiarita” hanno concluso.

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