Asst Lecco contro il gioco d’azzardo patologico con azioni di formazione e sensibilizzazione

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Il Gruppo NOA

Negli ospedali verranno distribuite sui vassoi dei pasti le tovagliette “L’azzardo azzanna”

L’Asst di Lecco è impegnata con attività di cura e sostegno dei giocatori e delle loro famiglie

LECCO – Il gioco d’azzardo patologico (GAP) è attualmente riconosciuto come una dipendenza che – al pari delle altre – ha implicazioni dirette e indirette non solo sulla situazione economica, ma anche su una molteplicità di aspetti della vita di chi ne è portatore e delle persone che gli sono vicine.

Per richiamare l’attenzione su questo problema l’Asst di Lecco, nell’ambito della seconda annualità del “Piano Locale GAP”, sta promuovendo una serie di eventi di formazione e sensibilizzazione (“Mind the GAP 2.0” e “Mind the GAP progress”) su tutto il territorio provinciale, in collaborazione con Ats Brianza e vari comuni ed enti della rete dei servizi.

In questo contesto si colloca anche un’iniziativa che si svolgerà all’interno dei presidi ospedalieri: a partire dal 20 dicembre infatti, nella maggior parte dei reparti di degenza e nelle mense dei dipendenti degli ospedali di Lecco, Merate e Bellano, verranno distribuite sui vassoi dei pasti le tovagliette “L’azzardo azzanna” con il logo e i contatti dell’équipe di trattamento del gioco d’azzardo patologico dell’Asst.

La proposta, già sperimentata nel 2018, è finalizzata a riportare l’attenzione sul Gap da parte di due target diversi di popolazione: i dipendenti di un’azienda che si occupa di salute e le persone degenti che si trovano in una situazione favorente una maggior sensibilità alle tematiche relative alla salute stessa.

Paolo Favini, Direttore Generale Asst Lecco

“È importante che il gioco d’azzardo patologico, come le altre dipendenze, venga considerato nell’opinione comune non un vizio o un generico comportamento dannoso risultato di scelte sbagliate, ma una patologia che, come tale, va trattata con percorsi terapeutici specifici e specialistici. L’Asst di Lecco è impegnata in tal senso, con attività di cura e sostegno dei giocatori e delle loro famiglie, nei Servizi della Rete Dipendenze di Lecco e Merate e nel ‘Punto d’ascolto’ di Bellano. Le persone interessate vi si possono rivolgere direttamente, per avere informazioni e affrontare un eventuale percorso terapeutico”.

Antonio Lora, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze

“Da anni abbiamo attivato una significativa azione preventiva del gioco d’azzardo patologico attraverso collaborazioni con le reti territoriali. Anche Regione Lombardia è parte attiva nel contrasto a questo fenomeno che sembra aver conosciuto solo una momentanea riduzione a seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia, riguardanti in particolare l’accesso e/o la permanenza nei principali luoghi di gioco (casinò, sale giochi, bar); di fatto, proprio la situazione degli ultimi due anni ha aumentato alcuni dei fattori di rischio che possono determinare o peggiorare un problema di gioco, quale l’impoverimento economico, l’isolamento relazionale, il peggioramento dello stato emotivo”.

Costanza Agostoni, specialista Servizio Noa (Nucleo Operativo Alcologia)

“Purtroppo durante la pandemia gli accessi ai nostri servizi sono molto diminuiti ma crediamo, al contrario, che l’attività del gioco d’azzardo non si sia mai interrotta. Da qui la necessità di iniziative di sensibilizzazione, promozione, diffusione delle informazioni e sostegno alle persone con problemi di gioco d’azzardo patologico e alle loro famiglie”.

Per contatti

  • Lecco: c/o NOA Lecco Via Tubi 43 – Tel. 0341 253884; cell. 333 6163295
  • Bellano: c/o Punto d’Ascolto Ospedale “Umberto I” Bellano – Tel. 0341 811036; cell. 366 9273480
  • Merate: c/o SerT /NOA Merate – Via S. Maria di Loreto 80; Tel. 039 9908991