ASST Lecco: in partenza un corso sull’ecografia polmonare rivolto ai medici del territorio

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L'ospedale Manzoni di Lecco

I tre incontri si terranno giovedì 7 aprile, giovedì 5 maggio e giovedì 9 giugno

“L’utilizzo dell’ecografia polmonare risponde ai bisogni di salute della popolazione, migliorando l’ambito della prevenzione, dove il ruolo dei medici diventa centrale per curare i propri pazienti”

LECCO – Nuovo corso di formazione organizzato da ASST di Lecco: fissate le date per i tre incontri incentrati sull’ecografia polmonare, rivolti ai medici di Medicina Generale del territorio lecchese e proposti dall’Azienda lecchese in collaborazione con COSMA Cooperativa MMG Lecco.

Enrico Frisone, Direttore Sanitario Asst Lecco

Un modo per potenziare l’assistenza territoriale offerta dalla provincia di Lecco, come ci tiene a sottolineare Enrico Frisone, Direttore Socio Sanitario ASST Lecco: “Con la formazione dei medici di Medicina Generale all’utilizzo dell’ecografia polmonare si risponde all’evoluzione dei bisogni di salute della popolazione. Si tratta di un miglioramento anche nell’ambito della prevenzione, in cui il ruolo di questi professionisti diventa centrale nel percorso di cura dei propri assistiti”.

Le giornate di formazione si terranno nelle giornate di giovedì 7 aprile, giovedì 5 maggio e giovedì 9 giugno. “Nella prima parte del corso verranno esposte le basi teoriche di ultrasonografia toracica e dell’approccio point-of-care (POCUS) – spiega Andrea Farina, coordinatore del corso e cardiologo dell’Unità di Cura Intensiva Cardiologica ASST Lecco -. Verranno poi descritti i principali quadri clinico-ecografici e, nella seconda parte dell’evento, effettuate esercitazioni pratiche con ecografie portatili su volontari sani. Stiamo inoltre ipotizzando dei momenti in presenza con i singoli medici di Medicina Generale all’interno delle strutture dell’ASST, per approfondimenti con immagini cliniche”.

Una trasmissione di conoscenze specialistiche rese possibili e spendibili nelle cure primarie, secondo Farina, grazie “all’esperienza di questi tre anni di emergenza, soprattutto a livello territoriale, e alla proficua relazione che si sta instaurando con i medici del territorio”.