Asst Lecco: ripartono gli incontri sulla salute cardiovascolare

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L'ospedale Manzoni di Lecco

Tornano gli appuntamenti di “Costruisci la tua salute giorno per giorno”

Il 16 gennaio primo incontro col ciclo promosso dal Dipartimento Cardiovascolare di Asst Lecco

LECCO – Con l’inizio del nuovo anno tornano gli appuntamenti organizzati da Asst Lecco di “Costruisci la tua salute giorno per giorno”.

Il ciclo di incontri di carattere educativo-informativo è promosso dal Dipartimento Cardiovascolare e rivolto a pazienti, familiari e a tutta la popolazione.

L’ospedale Manzoni di Lecco

Il calendario 2019 degli incontri si apre il 16 gennaio con la serata dedicata al tema “La vita dopo un evento cardiaco: molte possibilità e pochi limiti”.

Il 20 febbraio sarà invece la volta de “La Medicina del terzo millennio: sogni, speranze e certezze”.

Chiude la trilogia di appuntamenti della prima parte dell’anno l’incontro del 20 marzo intitolato “Il cuore della donna: aspetti clinici e psicologici”.

Gli incontri di Asst Lecco, da intendersi anche come completamento e rinforzo del percorso di cura iniziato in ospedale, si terranno dalle 20.30 alle 22 nell’aula bianca (palazzina amministrativa) dell’ospedale di Lecco.

dottor Pierfranco Ravizza Lecco Ospedale
Il dottor Pierfranco Ravizza

“La medicina è nel pensiero comune ogni attività che tende a correggere alterazioni del benessere fisico o psicologico delle persone” spiega il dottor Pierfranco Ravizza, Direttore della Cardiologia Riabilitativa.

“Le conoscenze correnti permettono di individuare molte condizioni di rischio che precedono la malattia, che meritano indirizzamento medico, ma che non costituiscono necessariamente malattia”.

“Dopo una manifestazione di malattia, la vita può scorrere in modo normale o quasi, grazie alle cure specifiche, ma anche, in buona parte, grazie alla pratica di un corretto stile di vita – continua il medico -. Di tutti questi aspetti cercheremo di occuparci in modo educativo, perché la vita delle persone sia percepita e vissuta come salute meritevole di qualche cura, e non come malattia con inevitabili limitazioni”.