Attraversamenti pedonali sicuri, l’appello del Comitato di Chiuso

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L'attraversamento pedonale di Chiuso vicino alla Chiesa del Beato Serafino

Dopo l’incidente mortale di sabato sera in Corso Matteotti nel rione di San Giovanni il Comitato di Chiuso chiede più sicurezza

Da tempo i residenti chiedono l’illuminazione del passaggio pedonale allestito subito dopo la chiesa del Beato Serafino

LECCO – “Senza voler speculare sul tragico evento, il drammatico accadimento di sabato sera in Corso Matteotti, ci obbliga nuovamente a richiedere l’illuminazione presso il passaggio pedonale, allestito subito dopo la chiesa del Beato Serafino”.

A lanciare l’appello è Luca Dossi del Comitato di Chiuso. “Ricordiamo – fa sapere – che il passaggio pedonale in questione è l’unica via d’accesso pedonale che immette nella sopraelevata che permette di raggiungere la ciclabile a lago. Già la collocazione non è il massimo della sicurezza (subito dopo una curva in un tratto a scorrimento veloce) ma la totale mancanza di illuminazione, ne fa, quando cala il sole, un vero pericolo per tutti coloro che ne usufruiscono. Inoltre, c’è un problema di visibilità anche per chi attraversa dal lato di Rivabella verso la chiesa, dovuto alla presenza del guard rail che impedisce alle auto di vedere i pedoni e viceversa. Nella più tipica parodia della politica italiana, ancora oggi non si sa a chi tocchi l’onere. Provincia e Comune non hanno ben definito le pertinenze, pertanto l’uno ritiene che tocchi l’altro”.

“Abbiamo più volte segnalato il pericolo, sia all’assessore Corrado Valsecchi (Comune) che all’ing. Angelo Valsecchi (Provincia). Abbiamo effettuato sopralluoghi e suggerito soluzioni ma purtroppo non è seguito nessun fatto. Ora siamo a denunciare pubblicamente il tutto, sperando che serva a smuovere le responsabilità di chi è preposto, così da evitare che si ripeta quello che ieri è tragicamente accaduto, in un altro rione della nostra città. Né approfittiamo per fare le più sincere condoglianze alla famiglia della signora, vittima di una morte sicuramente assurda e probabilmente evitabile”.