Badanti: crescono le richieste (e le assunzioni). I dati

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Centro Impiego Donne, tante le richieste nel settore assistenziale

Nel 2018 oltre 2.600 accessi al Servizio, crescono anche le famiglie richiedenti e le assunzioni regolari. I dati

LECCO – Sempre più donne straniere cercano impiego come badanti o assistenti: questo il dato che emerge dal report 2018 del Centro Impiego Donna, confermando una tendenza oramai consolidata negli ultimi anni.

A destra Tina Valseschini

Il Centro Impiego Donna

Nato nel 2000, il Centro Impiego Donna si occupa di ‘incrociare’ le richieste di assistenza da parte delle famiglie con a carico anziani o persone in fasce deboli e quella delle donne che cercano un lavoro. Un ‘match’ non facile, come spiegato dalla dottoressa Tina Valseschini mercoledì mattina, durante la presentazione dell’attività 2018: “Non è immediato trovare soluzioni, spesso le famiglie hanno particolari richieste che le donne che si rivolgono al Centro non possono sostenere. Tuttavia possiamo dire che in questi anni il servizio è cresciuto in maniera importante, partendo proprio dai bisogni delle persone”.

I numeri

Nel 2018 sono stati 2.658 gli accessi da parte delle donne agli sportelli del Centro di Calolzio, Lecco, Barzio e Merate. 665 di questi accessi da parte di straniere, i restanti 2003 da italiane. Tuttavia, come sottolineato, le donne italiane alla ricerca di lavoro si attestano dal 2017 a livelli più bassi. “Sempre più famiglie – ha spiegato Valseschini – cercano assistenza anche durante le ore notturne e qui dobbiamo rilevare una maggiore disponibilità da parte delle donne straniere che si rivolgono al Centro, soprattutto dell’est. Si tratta di donne che non hanno un progetto a lungo termine in Italia e che quindi accettano anche queste condizioni, temporaneamente, pur di lavorare, cosa che invece non fanno di tendenza le donne italiane o di altre nazionalità, ad esempio africane o sudamericane”.

Età e provenienza

“Per quanto riguarda le età – ha detto la dottoressa Valseschini – è interessante notare il calo della fascia giovanile delle richiedenti (18-30 anni) e, per contro, un incremento notevole delle fasce dell’età adulta (dai 41 ai 50 e dai 51 ai 65)”. Sulla provenienza, mentre vi è un calo in percentuale delle donne italiane rimane identico il dato di provenienza dall’Est Europa. In aumento le donne provenienti da Africa e sud America, ininfluenti, ma che cominciano a proporsi, i dati delle donne asiatiche. “Il 93% delle richieste è stato per il settore assistenziale mentre 171 sono state quelle per l’orientamento al lavoro.

Crescono le assunzioni

Aumentano le famiglie che si rivolgono al servizio (256 nel 2018, nel 2017 erano state 247, ndr) e, contestualmente, si rileva una crescita delle assunzioni regolari delle donne: “Questo è un dato che ci fa molto piacere sottolineare – nel 2018 le assunzioni regolari sono state 103 contro le 72 registrate nel 2015. Grazie ad una più puntuale informazione le famiglie hanno capito che sono più i vantaggi nell’assumere regolarmente le donne che lavorano per loro, speriamo che questo trend continui” ha concluso Valseschini.