Campagna Aiutiamoci: una parte dei fondi a sostegno del territorio

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Ampliamento del fondo Aiutiamoci

Raccolti a oggi 4.028.532 euro

LECCO – Raggiunto il quarantesimo giorno della campagna “Aiutiamoci”, il Comitato di indirizzo per la gestione delle risorse del Fondo costituito da: Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco; Pierfranco Ravizza, Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; Guido Agostoni, Presidente del Distretto; Virginio Brivio, Sindaco di Lecco; Massimo Panzeri, Sindaco di Merate e Mario Romano Negri, Presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese si è confrontato ed ha espresso le seguenti valutazioni:

  1. In primo luogo, il Comitato ringrazia la Fondazione comunitaria del Lecchese – e tramite essa gli oltre 8.300 donatori – per la straordinaria partecipazione alla raccolta fondi che ha consentito gli acquisti prioritari per gli ospedali di questo territorio;
  2. Il Comitato valuta che, pur permanendo urgenze e fatiche sul versante sanitario, la pressione sulle strutture ospedaliere va allentandosi, con minor numero di ricoveri in terapia intensiva e una crescita delle dimissioni. Grazie anche all’acquisto di nuove attrezzature e dispositivi realizzati con la campagna Aiutiamoci, unitamente ad altre donazioni pervenute ai presidi ospedalieri, si è potuto dare risposta ai bisogni dell’emergenza. La stessa Regione Lombardia è ora maggiormente in grado di fornire i dispositivi necessari per la tutela degli operatori;
  3. Il Comitato ritiene opportuno introdurre uno sguardo più allargato agli interventi per l’emergenza coronavirus, poiché il problema non è risolto ma attraversa altri luoghi e interventi, e si sta rapidamente spostando dagli ospedali al territorio;
  4. In questi ultimi giorni viene sollecitata una particolare attenzione ai servizi residenziali sociosanitari e sociali che accolgono anziani, minori e disabili, e ai servizi domiciliari che si stanno occupando delle persone dimesse a domicilio e ancora infettive. Si incontrano così anche i problemi di minori con entrambi i genitori ricoverati o in isolamento, di anziani o disabili che vanno assistiti, protetti e “separati” dai loro familiari, persone fragili contagiate che vanno aiutate nei primari compiti di igiene, alimentazione, cura. Sono sempre più i Sindaci che stanno chiedendo un supporto e un aiuto per poter garantire il sostegno a questi enti e ai servizi domiciliari che sono diffusi in tutta la provincia;
  5. Pur non avendo una situazione critica come quella di altre aree della Lombardia, anche nel nostro territorio alcuni enti di assistenza sono in affanno nel compiere il loro importante compito di cura e protezione dei nostri anziani e delle persone più fragili. È necessario che questo avvenga potendo garantire agli operatori di lavorare in sicurezza, con i necessari dispositivi protettivi, salvaguardando sé stessi, gli ospiti dei servizi, le proprie famiglie e le comunità da ogni rischio di contagio;
  6. Contemporaneamente, chiedono un supporto anche le Associazioni di Soccorso, le Forze dell’Ordine, gli operatori che svolgono servizi domiciliari, considerato che la cura dei pazienti COVID si sta spostando nei luoghi di vita, nei nostri paesi. Anche i primi contatti con le USCA (attivate da ATS in base a indicazioni regionali) indicano l’importanza di rafforzare le protezioni di medici ed operatori sanitari e sociali per proteggere gli stessi, i malati e i loro nuclei;
  7. La Fondazione, in accordo con il Distretto, ha già distribuito oltre che ai Comuni, ai Medici di Medicina Generale e agli infermieri che operano sul territorio, alle Forze dell’Ordine, alle RSA e ad altre strutture un importante numero di mascherine, ma l’esigenza ora è quella di poter disporre di kit completi di dispositivi protettivi (guanti, occhiali, tute e camici, calzari, mascherine) che consentano di lavorare in sicurezza e con la necessaria serenità di tutti.

Per questi motivi, Il Comitato – fatta salva la priorità alle forniture per gli ospedali qualora pervenissero nuove richieste – ha convenuto di utilizzare una parte delle risorse disponibili sul Fondo Aiutiamoci per sostenere gli interventi sul territorio.

Il Comitato continuerà a svolgere la propria funzione a garanzia delle risorse raccolte, validando di volta in volta tutte le proposte di acquisto a favore dei presidi ospedalieri o degli interventi sul territorio.

Di seguito si fornisce il RIEPILOGO AGGIORNATO DELLE DONAZIONI ricevute a favore dei presidi ospedalieri di Lecco e Merate e quello relativo alle donazioni destinate alle strutture sociosanitarie del territorio.

“Il Comitato ringrazia ancora tutti i cittadini, le aziende, gli enti pubblici e le associazioni che hanno sin qui sostenuto la campagna e li invita a proseguire in questo importante sforzo che sta producendo risultanti importantissimi per la nostra comunità”.

La campagna prosegue

Raccolti a oggi 4.028.532 euro da 8.352 donatori, ma la campagna prosegue. Al fine di una più snella gestione delle donazioni, si suggeriscono le seguenti modalità:

  • DONAZIONI DI IMPORTI SUPERIORI A 50 EURO
    Bonifico bancario intestato a Fondazione comunitaria del Lecchese:
    – presso Intesa Sanpaolo
    IBAN: IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286
    – presso Banca della Valsassina
    IBAN:IT87 B085 1522 9000 0000 0501 306
    Causale: AIUTIAMOCI
    N.B. Le donazioni effettuate con bonifico bancario daranno diritto ai benefici fiscali
    previsti dalla normativa vigente.
    Informazioni complete sul sito www.fondazionelecco.org – alle voci “come donare” e
    “modulistica/consenso dati donatore”.
  • DONAZIONI DI IMPORTI INFERIORI A 50 EURO
    Attraverso la piattaforma GoFundMe al seguente indirizzo:
    https://www.gofundme.com/f/aiutiamoci-emergenza-coronavirus-lecco
    Questa raccolta è stata lanciata dal blog “La tenda in salotto” ed il ricavato confluirà
    interamente nella campagna “Aiutiamoci”.
    Questo ultimo tipo di donazione non dà diritto ai benefici fiscali previsti dalla
    normativa. Per informazioni e adesioni: Fondazione comunitaria del Lecchese 0341 353123