Case di comunità: con Auser un incontro sul ruolo del volontariato

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L’incontro si è tenuto alla casa Don Guanella alla presenza di numerosi interlocutori

Focus sul ruolo delle reti di volontariato nell’ambito della riforma che ridisegnerà la sanità lombarda

LECCO – Auser provinciale Lecco ha promosso un incontro dal titolo “Case della Comunità e il ruolo delle reti di volontariato, riflessioni in itinere”.
Numerosi e qualificati gli interlocutori presenti nel salone di Casa Don Guanella a Lecco. A confronto il presidente di Auser provinciale Claudio Dossi, la consulente dell’Ufficio di Presidenza per area Welfare di Auser Lombardia Pinuccia Dantino, il consigliere delegato della cooperativa dei medici di medicina generale Cosma Marco Magri, la presidente dell’Ambito territoriale di Lecco Sabina Panzeri, il direttore generale dell’Asst di Lecco Paolo Favini, il direttore sociosanitario di Ats Brianza Antonio Colaianni. Ha coordinato i lavori Grazia Mareghello di Auser Lecco mentre le conclusioni sono state affidate a Fulvia Colombini, presidente di Auser Lombardia.

Tanti gli spunti emersi, una discussione franca e costruttiva tra le istituzioni e il mondo Auser sul ruolo delle reti di volontariato nell’ambito della riforma che ridisegnerà la sanità lombarda.

“La costruzione di un’assistenza territoriale di prossimità, che integri le funzioni sanitarie con quelle sociali, sarà un processo che durerà anni e che sarà influenzato dalle condizioni dei diversi contesti nei quali verrà attivato – la riflessione di Pinuccia Dantino, consulente dell’Ufficio di Presidenza per area Welfare di Auser Lombardia – Per tali ragioni un cambiamento così profondo ha bisogno di essere supportato da sperimentazioni che vanno monitorate e valutate. I territori sono diversi e di conseguenza andranno adottate soluzioni specifiche per ogni territorio. Negli ultimi quindici anni in Lombardia – ricorda Dantino – i medici di medicina generale sono diminuiti di quasi 10 mila unità. Di questi 3689 circa sono andati in pensione, i rimanenti hanno lasciato per altri motivi. Se vogliamo davvero rafforzare i servizi territoriali bisogna costruire una reputazione di queste strutture che dia fiducia e ne consenta un ampio utilizzo da parte dei cittadini”.

“La salute è un bene irrinunciabile e la pandemia ha dimostrato che da soli non si vince. Occorre dunque partire dalla centralità delle persone, rispondere alla domanda dei bisogni e operare in rete. – ha spiegato Claudio Dossi, presidente di Auser provinciale Lecco -. Le case della comunità sono un’opportunità anche per il mondo del volontariato e Auser intende non perdere questa occasione e giocare un ruolo di sentinella del territorio, co-programmando e co-progettando con le istituzioni, portando la sua esperienza in tema di trasporti, accompagnamenti, telefonia sociale e monitoraggio delle situazioni di disagio sociale. Auser, sfruttando la propria capillarità nel territorio, la sua collaudata esperienza, il suo profondo e strutturato inserimento nella rete dei servizi territoriali – conclude Dossi – intende essere di supporto all’intera comunità”.

Dai rappresentanti di Ats, Asst e del distretto, è giunto l’apprezzamento per l’importante contributo portato da Auser nel confronto sulla nascita delle Case di Comunità.