Case popolari, oltre 250 alloggi sfitti per necessità di manutenzioni

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Carenze manutentive e scarso turnover negli alloggi pubblici: “Un sistema che appare bloccato”

Più di mille domande di assegnazioni negli ultimi due anni. Il dossier redatto dall’Ambito di Lecco

 

LECCO – “La casa rappresenta uno dei principali fattori di esposizione alla vulnerabilità, anche in un territorio come quello lecchese in cui appare complessivamente meno significativa la presenza di soggetti in situazione di povertà o a rischio”.

Lo si legge nel Piano Triennale dell’Offerta Abitativa dei Servizi Pubblici e Sociali recentemente pubblicato dall’Ambito di Lecco e che esamina la situazione nel territorio di competenza dello stesso ambito (Lecco e valmadrerese, Brianza oggionese e Valle San Martino) rispetto alle politiche abitative, la disponibilità di alloggi pubblici sul territorio e il loro utilizzo.

Un documento che mette a nudo anche le criticità di un “sistema che appare ‘bloccato’ – scrivono i redattori del piano – con capacità di offerta a bando estremamente esigua rispetto alle dimensioni dello stock complessivo” delle unità abitative disponibili.

Sono 2171 gli alloggi pubblici sul territorio dell’Ambito, di questi risultano assegnati 1808 (di cui 1704 come servizi abitativi permanenti, altri 104 come servizi abitativi sociali) mentre 103 risultano liberi  mentre una grossa fetta ancora, oltre 258, restano sfitti perché necessitano di manutenzioni per poter essere messi in assegnazione.

Molti di questi alloggi da ristrutturare sono di proprietà dei comuni, con tassi rilevanti per l’area di Lecco (79 unità immobiliari), della Brianza Ovest (20) e Brianza Est (14) ma anche nel patrimonio di Aler ci sono parecchi appartamenti nelle stesse condizioni, con concentrazioni maggiori nel polo di Lecco (71).

Anche gran parte delle abitazioni libere appartengono ai comuni (22 alloggi liberi a Lecco, 12 nel Polo Lago, 5 sia nel Polo Valle San Martino che Brianza Est, 2 nel Polo Brianza Ovest, per un totale di 46 U.I. a fronte di 29 unità abitative libere di proprietà di ALER).

Va precisato che il patrimonio immobiliare pubblico mappato nell’Ambito di Lecco è in forte prevalenza di proprietà ALER (più della metà), in particolar modo nel polo Valle San Martino, in cui quasi l’80% è di proprietà ALER. La stessa ALER gestisce, in quasi ogni polo, più dell’80% degli alloggi di proprietà comunale, arrivando a quote ancora maggiori nel caso del Polo Lago (sopra il 90%) e di Lecco, dove ALER gestisce tutti gli alloggi presenti.

Al problema della manutenzioni, spiegano dall’Ambito di Lecco, si associa quello dello “scarso turn over, rispetto a un patrimonio tendenzialmente saturo” che rallenta le riassegnazioni.

Oltre mille domande per 120 alloggi a bando

Negli ultimi due anni sono stati promossi due avvisi pubblici nell’Ambito di Lecco per l’assegnazione di alloggi popolari: in particolare nel 2021 sono state messe in assegnazione 68 unità abitative di cui 19 di proprietà comunale e 49 di proprietà dell’Aler (oltre 442 domande) mentre nel bando del 2022 sono stati posti in assegnazione 22 alloggi dei comuni (286 domande) e 36 di proprietà di Aler (305 domande).

Per quanto riguarda gli immobili comunali, nell’avviso 2022, sono pervenute 196 domande solo per le unità abitative di proprietà Comune di Lecco e 75 di queste domande sono state presentate da nuclei famigliari in condizioni di indigenza.

Per l’unico alloggio disponibile di proprietà del Comune di Molteno sono state presentate 16 domande di assegnazione e per due alloggi di proprietà del Comune di Valmadrera 15 domande.

Duecento abitazioni disponibili nei prossimi tre anni

Sono 1704 le famiglie che attualmente vivono in alloggi pubblici nel territorio dell’Ambito di Lecco, la maggior parte sono mono-nuclei (726) e con due componenti (430).

Per il triennio appena cominciato (2023-25) l’Ambito prevede la messa a disposizione di ulteriori 217 alloggi di cui 12 a Lecco.

Per incrementare l’offerta, guardando al futuro, è previsto proprio a Lecco l’intervento di demolizione e ricostruzione del complesso Aler delle tre torri di Via Turbada, finanziato dal PNRR che dovrebbe interessare 29 famiglie). Un intervento simile è in previsione anche per un altro complesso Case Rosse, sempre d Aler.

A Malgrate è previsto invece un intervento di efficientamento energetico e manutentivo su 22 alloggi SAP di proprietà comunale, nel centro storico, finanziato con risorse statali.

Ci sono poi interventi per la realizzazione di alloggi temporanei o di accompagnamento sociale come a Oggiono dove si vuole recuperare parte dell‘ex ospedale per creare appartamenti destinati ad anziani non autosufficienti, a Civate dove l’amministrazione comunale vuole attivare dai 4 ai 6 alloggi temporanei in una proprietà del municipio e infine a Valmadrera dove si punta a recuperare un immobile del comune in Vicolo Giusti per ricavare dei mini alloggi per anziani non autosufficienti.

Un piano di valorizzazione, per ora solo a Bergamo

Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha approvato il programma per la valorizzazione del patrimonio destinato a spazi abitativi pubblici di proprietà di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio ma che per interesserà per ora solo l’area bergamasca gestita dallo stesso ente.

Si tratta di 97 alloggi liberi e sfitti che saranno destinati a persone con Isee compreso tra 10.000 e 16.000 euro, in locazione a canone agevolato. “I proventi, stimati in 1,7 milioni di euro – scrive la Regione – serviranno per la manutenzione ordinaria del restante patrimonio di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio”.