Cava Vaiolo Alta, pronta la nuova convenzione tra Comune e Unicalce

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Gli ultimi dieci anni di scavi poi due anni di ripristino della cava Vaiolo Alta

Da Unicalce 100 mila euro per studio torrente Tuff e un nuovo sentiero parallelo al Rotary

LECCO – Era il maggio del 2021 quando la conferenza dei servizi approvava, dopo due rinvii e lunghe settimane di accesa discussione pubblica, la richiesta di Unicalce di incrementare l’attività estrattiva nella cava Vaiolo Alta sul Magnodeno; un anno dopo, il Comune si prepara a siglare con la società estrattiva la nuova convenzione che guarda ai prossimi dieci anni, gli ultimi di attività di escavazione.

Una convenzione che sarà consegnata entro fine mese, ha fatto sapere l’assessore Renata Zuffi, presentando il documento ai consiglieri comunali nella riunione di giovedì sera in municipio. Una convenzione che giunge dopo un confronto con le realtà del mondo associativo interessate dal tema:

“Da maggio abbiamo convocato quattro incontri al tavolo della sostenibilità, l’ultimo la scorsa settimana – ha spiegato l’assessore – che ci hanno permesso di raccogliere le istanze del territorio e molte di queste le ritroveremo nell’atto tecnico di convenzione. E’ un primo traguardo che ci è stato riconosciuto da chi ha partecipato ai tavoli. Anche il ‘Comitato Salviamo il Magnodeno‘ è intervenuto, tranne che all’ultimo incontro al quale non hanno ”.

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L’assessore Renata Zuffi

Per l’assessore Zuffi è importante “la condivisione, uno sguardo d’insieme sulla tutela ambientale e il ripristino. Anche Unicalce ha desiderio di mostrare il valore del proprio impegno, da parte nostra vogliamo rendere il lavoro dell’amministrazione più trasparente e comunicabile possibile”.

Cosa prevede la convenzione

Ancora dieci anni di escavazione e poi due anni dedicati al solo ripristino ambientale: questo i punti temporali che fissano la conclusione di questo processo al 2034 quando, se lo vorrà, il Comune potrà acquisire l’area della cava.

Il recupero della zona avverrà attraverso il rimodellamento morfologico del fronte estrattivo esaurito, con l’introduzione di rampe e l’abbattimento dei gradoni così da ridurre l’impatto visivo rispetto all’attuale aspetto della cava. Si prevede la ristesura della coltre detritica asportatata e il rinverdimento con piantumazione per il 90% dell’area.

Importante è l’attenzione ai reticolo idrico che scorre dal Magnodeno verso valle. In particolare la convenzione chiede ad Unicalce la manutenzione annuale e lo svuotamento, in caso di forte maltempo, della vasca posta lungo il torrente Tuff nella zona di Maggianico alta.

“La mancata manutenzione negli anni aveva creato problemi a valle a causa della tracimazione e del deflusso del torrente su un sentiero, che ha portato l’acqua a raggiungere le abitazioni più prossime – ha spiegato l’ing. Chiara Brebbia, responsabile dell’ufficio Ambiente del Comune – confrontandoci con la Provincia abbiamo scoperto che la concessione a Unicalce della derivazione era decaduta nel 2014 e nessuno da allora aveva fatto manutenzione a questa vasca, per una mancata comunicazione tra enti. Avremmo dovuto prenderla in carico noi ma non ne eravamo a conoscenza”.

Il Comune ha stanziato 19 mila euro per rimettere nuovamente in sesto la vasca la cui manutenzione sarà affidata a Unicalce. La convenzione prevede poi l’eliminazione delle opere di derivazione in disuso e la realizzazione di una nuova vasca di laminazione lungo il torrente Tuff.

Prevista anche, ad opera di Unicalce, la pulizia della fognatura (acque bianche) nel tratto tra via Fornaci, Corso Carlo Alberto fino al Valletto Olasca e la manutenzione dell’alveo intubato dal valletto Olasca alla confluenza con il torrente Bione. Stabilita anche la pulizia periodica dei canali con cadenza trimestrale.

La società estrattiva stanzierà 100 mila euro in favore del Comune che saranno investiti per un studio idrico sul torrente Tuff e per la realizzazione di un sentiero ciclopedonale tra Neguggio e Somasca che scorrerà parallelo al sentiero Rotary. La strada carrabile resterà in uso allo stabilimento e ai mezzi di soccorso.

“L’investimento di Unicalce è di gran lunga superiore, in proporzione, rispetto a quanto sarà cavato nei prossimi dieci anni – ha spiegato l’assessore Zuffi – questo grazie alla costruzione di un dialogo importante. L’impronta al ripristino ambientale data dalla convenzione è così forte che non permette passi indietro. Nel Pgt il Comune ha avanzato un interesse affinché l’area diventi ad uso pubblico per sviluppare un turismo di bassa montagna. Al termine della convenzione, qualora il Comune volesse acquisire i mappali, la convenzione prevede questa possibilità”.