Centri vaccinali “autonomi”, dal lecchese una proposta ad ATS

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Centri vaccinali anti-Covid gestiti direttamente da operatori della sanità privata

All’avviso pubblico di ATS Brianza due proposte dalla provincia di Monza e una da quella di Lecco

 

LECCO – Sono tre finora le risposte all’avviso pubblico di ATS Brianza per la realizzazione di nuovi centri vaccinali contro il Covid “autonomi” ovvero gestiti direttamente dagli enti della sanità privata.

Due di queste offerte sono giunte da operatori della provincia di Monza, una invece dalla provincia di Lecco. Al momento, fanno sapere da ATS, i nomi dei soggetti proponenti restano riservati in attesa della conclusione della procedura, quindi dell’eventuale assegnazione del servizio. I sopralluoghi sarebbero già stati effettuati, spiegano dall’azienda sanitario, ed ora si stanno valutando spazi e possibilità.

Come spiegato nell’avviso pubblico, i requisiti per candidare centri vaccinali “autonomi” sono: ampie superfici ; adeguata areazione e adeguato sistema di protezione dagli agenti atmosferici; servizi igienici e locali di servizio adiacenti (magazzini opportunamente attrezzati, spogliatoi); impianti elettrici di adeguata potenza a norma di legge; vie ed uscite di emergenza; presenza di arredo pertinente l’attività svolta (sedie, scrivanie, poltrone etc); sistemi (strutturali e/o organizzative) di gestione tali da garantire un sicuro controllo degli accessi; abbattimento delle barriere architettoniche o comunque spazi accessibili e fruibili anche dalle persone diversamente abili. Il Centro, si legge ancora nell’avviso, deve essere facilmente raggiungibile con mezzi pubblici e avere aree di parcheggio adiacenti.

Devono essere assicurate per ogni centro un minimo di 4 postazioni di inoculazione, l’apertura per almeno 12 ore al giorno per almeno 6 giorni alla settimana e dovrà essere operativo al massimo 3 settimane dalla comunicazione di richiesta di avvio.