“Chi l’ha detto che è un errore” all’oratorio dei Frati Cappuccini

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Venerdì la serata di restituzione del progetto sulla giustizia e la legalità

L’iniziativa ha coinvolto gli studenti della secondaria Nava

LECCO – Venerdì 29 aprile alle ore 20.30, presso l’oratorio dei Frati Cappuccini, troverà spazio il momento conclusivo del progetto “Chi l’ha detto che è un errore”, che ha visto coinvolta la classe 3^A della scuola secondaria lecchese “A. Nava”. Il progetto, sostenuto dal Comune di Lecco tramite il Piano per il Diritto allo Studio (PDS), è stato coordinato dall’associazione Xsperienza con l’obiettivo di promuovere la cultura della giustizia e della legalità: attraverso la testimonianza di un gruppo di ex detenuti, i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere sul significato e sulle conseguenze degli errori che possono essere commessi in età giovanile. Gli incontri sono stati arricchiti dalla presenza degli educatori Renato Caporale e Luisa Colombo, che da diversi anni portano lo strumento dell’arteterapia nelle scuole.

Così l’assessore all’Educazione del Comune di Lecco Emanuele Torri: “Questo progetto è stato un’importante opportunità per riflettere sulle conseguenze delle azioni: è fondamentale insegnare che ci sono errori che possono condizionare un’intera esistenza, ma è altrettanto vero che da un errore è anche possibile ripartire per ricostruire. Un doveroso ringraziamento all’associazione Xsperienza, che, tramite gli spunti proposti da Renato e Luisa e dagli ex detenuti Luan e Diego, ha offerto ai ragazzi un’occasione di crescita e di confronto anche rispetto ad alcuni problemi verificatisi negli ultimi mesi all’interno del quartiere di Santo Stefano. Grazie anche agli studenti, agli insegnanti (in particolare alla prof.ssa Passiu) e ai genitori che hanno collaborato”.

Il lavoro ha anche consentito agli studenti della 3^A di riflettere sui recenti fatti di cronaca avvenuti sul viale Turati: tutti hanno espresso il desiderio di far emergere la positività presente nel quartiere, ricco di associazioni e di persone impegnate nel volontariato. Nel corso della serata, durante la quale allestiranno un catering i ragazzi del corso di operatore delle produzioni alimentari-lavorazione e produzione di pasticceria, pasta e prodotti da forno del centro di formazione Enaip, sarà infine presentata un’installazione artistica realizzata dagli studenti della Nava: una rappresentazione colorata e vivace del quartiere, a testimonianza della ricchezza e della positività in esso presente.

Questa la restituzione della professoressa Roberta Passiu: “I ragazzi hanno partecipato al progetto con entusiasmo e impegno e hanno voluto dimostrare ai propri genitori, ma anche a tutti gli abitanti del quartiere, che insieme si può fare la differenza e che da un errore può nascere qualcosa di buono. Hanno deciso di volersi mettere in gioco in prima persona per il bene del proprio quartiere, definendosi come cavalieri dell’io”.

Così Luisa Colombo, arteterapeuta presidente di Xsperienza: “Un laboratorio vissuto alla riscoperta del significato dell’appartenenza ideale, dalla dipendenza del bello del buono del giusto. Hanno scoperto il proprio ‘io’ come una ‘forte compagnia’ che non ti abbandona in nessuna circostanza; hanno scoperto in quel ‘chi l’ha detto che è sbagliato?’ che ogni errore può essere perdonato, confrontandosi con l’umana esperienza di uomini che hanno fatto grandi errori”.