Sala piena per la serata “amarcord”
Una targa omaggio verrà installata a Camposecco in memoria dei fondatori
LECCO – La sala conferenze della “Casa sul pozzo” si è riempita ieri per l’evento “Chiuso di racconta”, un viaggio nella memoria organizzato dal “Comitato di chiuso” e reso possibile dalla disponibilità di Luigi Rota e Luigi Amigoni, vere e proprie memorie storiche del quartiere periferico lecchese.

Tra giovani e meno giovani, la serata è durata quasi due ore e ha visto anche la partecipazione di un ospite speciale, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.
La prima parte è stata affidata a Rota ed era incentrata principalmente sulla genesi del quartiere periferico lecchese, partendo dalle prime notizie che si hanno – datate attorno al tredicesimo secolo – e passando per gli austriaci e la fusione controvoglia con Maggianico e Belledo.
Non poteva mancare il riferimento al “buon curato di Chiuso”, il beato Serafino Morazzone, con un racconto che univa la sua storia a quella di Pietro Manzoni, padre del ben più celebre Alessandro.

Il cassetto dei ricordi più recenti è stato aperto da Luigi Amigoni quando si è iniziato a parlare del quartiere a partire dal dopoguerra, con diverse persone presenti in sala che ricordavano distintamente i protagonisti dell’epoca, avendoli vissuti. Ne è nata una memoria agrodolce di chi ricordava il tempo in cui nel quartiere erano presenti cinque alimentari, tre bar, una latteria, due parrucchieri e tanti spazi comuni.
La carrellata fotografica ha mostrato l’inaugurazione della scuola “Torri-Tarelli” del 1961 e anche il “Lecco tris”, un gioco a premi che gli studenti chiusini vinsero, con Mago Zurlì come presentatore principale.
Un po’ di malinconia tra i presenti è nata per l’attuale situazione del quartiere, dove mancano spazi aggregativi – “non c’è manco più uno spazio per giocare a carte” – quando sono stati chiusi bocciofila e convegno.

In chiusura di serata è stata presentata la targa che verrà esposta al rifugio Camposecco in memoria dei fondatori dell’allora cooperativa, adesso gestita da Matteo Abate, prima che il sindaco Gattinoni facesse i suoi saluti.
Al termine dell’evento in molti dei presenti si sono fermati per riabbracciarsi, persone che magari non si vedevano da anni. Grandi sorrisi per tutti, ricordando i tempi che furono.