Coronavirus, 530 casi a Lecco. In Lombardia 19.884 contagiati

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Il bollettino dell’assessore Gallera: “L’emergenza di oggi è il personale”

1006 ricoverati nelle terapie intensive, 1250 i posti disponibili: “Siamo al limite”

MILANO – “Il rappresentate della Croce Rossa Cinese ce lo ha detto in faccia oggi: stiamo allentando troppo i nostri comportamenti sociali, troppa gente è in giro. Le misure restrittive causano disagio a tutti, lo capiamo, ma i dati del contagio continuano a crescere e l’unica strada che abbiamo è evitare che il virus continui a circolare. Come? Rimanendo a casa”. Lo ha ribadito più volte l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera nel consueto punto stampa in cui ha diffuso i dati relativi al contagio da Coronavirus in Lombardia.

I dati, a Lecco 530 casi

Dati che, oggi più di ieri, fanno riflettere evidenziando una crescita continua: 19.884 i malati (+2171), 7837 i ricoverati (+182), 1006 in Terapia Intensiva (+81), 2168 decessi. Bergamo e Brescia continuano ad essere le Province più flagellate, mentre nella nostra, Lecco, oggi i contagi accertati sono 530, con una crescita di 64 rispetto a ieri. Anche a Sondrio, provincia fino ad ora poco colpita dal contagio, si è verificato un netto aumento di casi, 80 in un giorno solo.

I dati per Provincia

  • BG: 4.645 (+340) 4.305/3.993/3.760/3.416/2.864/2.368/2.136/1.815/1.472/1.245/997/761/623/537
  • BS: 4.247 (+463) 3.784/3.300/2.918/2.473/2.122/1.784/1.598/1.351/790/739/501/413/182/155
  • CO: 338 (+52) 286/256/220/184/154/118/98/77/46/40/27/23/11/11
  • CR: 2.286 (+119) 2.167/2.073/1.881/1.792/1.565/1.344/1.302/1.061/957/916/665/562/452/406
  • LC: 530 (+64) 466/440386/344/287/237/199/113/89/66/53/35/11/8
  • LO: 1.528 (+83) 1.445/1.418/1.362/1320/1.276/1.133/1.123/1.035/963/928/853/811/739/658
  • MB: 495 (+94) 401/376/346/339/224/143/130/85/65/64/59/61/20/19
  • MI: 3.278 (+634) di cui 1378 a Milano citta’ (+287) 2.644/2.326/1.983/1.750/1.551/1.307/1.146/925/592/506/406/361
  • MN: 636 (+122) 514/ 465/382/327/261/187/169/137/119/102/56/46/32/26
  • PV: 1.011 (+33) 978/ 884/801/722/622/482/468/403/324/296/243/221/180/151
  • SO: 155 (+80) 75/74/46/45/45/23/23/13/7/7/6/6/4/4
  • VA: 310 (+45) 265/232/202/184/158/125/98/75/50/44/32/27/23/17

e 425 in corso di verifica.

Terapie intensive quasi piene ed ’emergenza personale’

A preoccupare sono le Terapia Intensive e il personale: “I ricoverati oggi in TI sono 1006, i posti disponibili sono 1250. Stiamo raggiungendo la saturazione – ha detto Gallera – nonostante l’incredibile sforzo fatto per aumentare i posti letto nelle Terapie Intensive dei nostri presidi, stiamo per finire la disponibilità. In diversi presidi siamo arrivati al punto in cui non ci sono più posti per ricoverare chi arriva in Pronto Soccorso. Ad ora per evitare di fare collassare il sistema l’unica soluzione sono i trasferimenti dei pazienti in altri presidi, cosa che sta avvenendo oramai da giorni, con anche 29 trasferimenti nella giornata di oggi”.

Gallera ha specificato che il presidio medico avanzato (ospedale da campo) a Bergamo, provincia duramente colpita dal contagio, resta la priorità e verrà avviato: “Nelle scorse ore ci sono stati diversi fraintendimenti, anche sui giornali – ha detto –  per noi questa soluzione è prioritaria ma non siamo soliti a fare annunci o promettere cose senza essere certi di poterle realizzare. La problematica dell’ospedale da campo a Bergamo era nella mancanza di personale ma oggi il presidente della Croce Rossa Cinese ci ha confermato la disponibilità di medici e infermieri cinesi a venire in Italia e aiutarci in questa battaglia. Questa è una prospettiva solida e concreta, nel caso in cui i rinforzi tardassero ad arrivare avvieremo l’ospedale da campo con il personale che stiamo selezionando tramite l’annuncio regionale pubblicato nei giorni scorsi”.

Sabato arrivano i medici cubani

Intanto sabato pomeriggio è atteso l’arrivo di ben 53 tra medici e infermieri da Cuba che presteranno servizio nel presidio di Crema: “Si tratta di personale altamente specializzato in malattie infettive, hanno combattuto contro l’ebola – ha spiegato Gallera – siamo grati anche di questo prezioso aiuto”.

Sala e i dati sulla mobilità: “Il 42% dei lombardi è ancora in giro”

“In base ai dati di movimento desunti dalle celle – ha spiegato Fabrizio Sala – si evidenzia che c’è ancora un 42% di spostamenti rispetto al 20 febbraio, preso come giorno di riferimento ‘normale’. Il primo dato, di lunedì scorso, indicava che 43 lombardi su 100 si sono spostati, poi siamo scesi al 42% registrato martedì e mercoledì. E’ un dato che ci sembra ancora molto alto. Dobbiamo però constatare che sabato e domenica scorsi, le percentuali erano rispettivamente 28% e 34%, in deciso calo. Quindi incidono le attività economiche”. “Domani – ha aggiunto il vicepresidente Sala – affineremo i dati con l’analisi su fasce orarie, in modo da dare informazioni più precise e decidere come comportarci in merito. Voglio precisare che le prime stime a noi pervenute grazie alle segnalazioni delle compagnie telefoniche erano relativa al 40% del campione totale. Gli ultimi dati sono riferiti all’80 per cento, quindi molto più rappresentativo”.